Con due delibere di giunta l’amministrazione comunale di Messina ha disposto la proroga dei termini di scadenza per la riscossione dei tributi e contestualmente costituito il Fondo Emergenza Covid-19 FEC19, dall’importo iniziale di 38.495.555,20 euro, con risorse finanziarie provenienti da: fondi europei riprogrammati; risorse regionali (4.651.100 euro) e statali (1.700.000 euro); risorse comunali; contributi volontari sul conto corrente IBAN89N0200816511000300034781 con la causale “sostegno emergenza Coronavirus Città di Messina”; contributi volontari raccolti in qualsiasi altra forma. “Il Fondo sarà utilizzato per le seguenti finalità: l’erogazione di un buono spesa denominato ‘Messina Family Card’ da poter spendere presso i negozi alimentari convenzionati; come contributi alloggiativi, spese di utenze, percorsi di accompagnamento per prevenire la perdita dell'alloggio e perseguire l'autonomia abitativa; per l’acquisto, sviluppo tecnologico e dispiegamento di strumenti che, nel rispetto della normativa vigente, consentano o facilitino il monitoraggio, la prevenzione e il controllo del Covid-19 sue diverse forme; per eventuali altri servizi di aiuto sociale che si renderanno necessari nell’ipotesi del protrarsi dell’emergenza da gestire attraverso l’Azienda Speciale Messina Social City; interventi di natura strutturale a medio temine che dovranno sostenere la ricostruzione del tessuto socio-economico della città”. A riferirlo è il Sindaco di Messina, on. Cateno De Luca. I buoni spesa Messina Family Card avranno un importo minimo di € 300 mensili per nuclei di un solo componente, con la maggiorazione di € 100 mensili per ogni componente del nucleo familiare superiore ad uno, con il tetto massimo di € 600 mensile, per i mesi di aprile e maggio. Sarà destinato ai nuclei familiari che, previa l’obbligatoria dichiarazione sostitutiva di certificazione ,comproveranno lo stato di bisogno. Nella fattispecie, i soggetti beneficiari della misura sono quei nuclei familiari che: a) hanno subito una perdita di entrate reddituali in conseguenza della cessazione obbligatoria dell’attività produttiva di ogni genere in base ai DPCM ed alle altre disposizioni contro il coronavirus; b) hanno subito una perdita di entrate reddituali in conseguenza di licenziamento di uno dei componenti, qualora nel nucleo familiare medesimo non vi sia altra fonte di reddito; versano in stato di bisogno, con priorità per quelli che non sono assegnatari di sostegno pubblico. Per ciò che concerne l’adozione di provvedimenti relativi ai termini di scadenza tra marzo e aprile dei pagamenti di tributi, canoni e contributi, con un atto d’indirizzo, l’Amministrazione comunale proroga il limite sino al 31 maggio, senza applicazione di sanzioni per tardivo versamento. Tra queste scadenze rientrano: le rette mensili di frequenza dei servizi socio educativi comunali; le rateizzazioni dei piani di rientro concesse ai contribuenti titolari di attività commerciali, con riferimento ai tributi comunali – Tari e Cosap. “Oltre alla sospensione dei tributi e canoni – conclude il Primo cittadino – stiamo avviando l’iter amministrativo per verificare laddove compatibile con gli equilibri di bilancio, la possibilità di un’esenzione tributaria per il periodo che va da marzo a settembre 2020. I criteri di esenzioni sarebbero gli stessi per l’assegnazione della Messina Family card, con l’aggiuta dei liberi professionisti, imprenditori e lavoratori autonomi che hanno subito una perdita di entrate reddituali in conseguenza della cessazione obbligatoria dell’attività in base ai DPCM ed alle altre disposizioni contro il coronavirus”.