Sessanta medici e paramedici del Policlinico e dell’ospedale Papardo di Messina sostengono ''l'assoluta inutilità e dannosità di una eventuale misura come quella di dichiarare Messina zona rossa".
I sanitari hanno scritto una lettera al presidente della Regione sostenendo che questa misura "sarebbe paradossale, profondamente iniqua ed ingiustamente punitiva per il personale sanitario che, anziché venire tutelato con controlli periodici, dovrebbe subire ingiustificate restrizioni per il solo fatto di lavorare a Messina e risiedere in altro comune, in assenza di alcun controllo o contatto specifico per Covid-19. Peraltro resterebbe indeterminato il «destino» del personale sanitario che, pur risiedendo a Messina, presta il proprio servizio nelle strutture sanitarie e di continuità assistenziale della provincia".
''E' invece urgente - scrivono - e assolutamente necessario uno stretto monitoraggio con tamponi periodici del personale sanitario di tutta la regione, a partire da quello che presta il proprio servizio nelle strutture colpite (a prescindere se si trovino a Messina o meno): solo così sarà possibile isolare i soggetti positivi ed evitare l’ulteriore diffondersi del contagio. Per tali motivi Le chiediamo di non dare alcun seguito alle richieste di dichiarare Messina «zona rossa» e di provvedere invece ad intensificare al massimo i controlli con tampone nel personale sanitario della regione".
Caricamento commenti
Commenta la notizia