"L'80% degli anziani e degli operatori della casa di riposo Come d'Incanto sono positivi al Coronavirus. In città oggi ci sono altri 29 contagiati". È la drammatica comunicazione del sindaco di Messina, Cateno De Luca, nella conferenza stampa odierna alla presenza dell'assessore Minutol, trasmessa in diretta su Rtp e su Gazzetta del Sud.
A tenere banco è il caso della casa di riposo, un vero e proprio focolaio: "Dovremo sgomberare l'immobile e poi sanificarlo ma per farlo serviranno tre giorni di tempo. Domani arriverà l'esito del resto dei tamponi. Gli operatori sono liberi di andare anche subito e di mettersi in autoisolamento ma io mi appello alla loro responsabilità".
"In un solo giorno abbiamo 29 casi in più accertati in città. Nella provincia abbiamo in tutto 135 casi, 115 di questi nel capoluogo". I numeri paurosamente in crescita sono quelli dell'Asp, resi noti dall'assessore Minutoli. Anche per questo nella nuova ordinanza, De Luca dice stop alle visite negli ospedali e nelle altre strutture: "Nelle case di riposo non si può più entrare. Le visite dei parenti sono vietate. Nella casa di riposo Come d'Incanto il virus è entrato da fuori, ci saranno delle indagini per capire cosa e come è accaduto. Con la nuova ordinanza non sarà possibile alcuna visita ai presidi ospedalieri. Sono i luoghi più delicati in questo momento di emergenza".
"Nell'ordinanza abbiamo trattato il tema delle esequie delle vittime, ci sono aspetti su cui prendere decisioni. Potremmo farli cremare, probabilmente non potranno avere contatti con i familiari. Non c'è cosa peggiore del dover salutare il proprio congiunto senza avere possibilità di guardarlo".
Altra questione calda del momento è quella dei continui esodi verso la Sicilia, affrontata a muso duro dal primo cittadino: "Qualcuno deve prendersi la responsabilità della gestione del traffico sullo Stretto. Oggi lo Stato deve fare lo Stato - dice De Luca -. Ha già sbagliato perché queste persone non dovevano nemmeno arrivare a Villa San Giovanni. È ora di chiudere questa pagliacciata, non devono più arrivare persone a Villa causando anche problemi di ordine pubblico".
"La vicenda di Villa San Giovanni è molto delicata - aggiunge De Luca -. Ci sono 40 macchine ferme da ieri, 90 persone tra cui 20 minori e una donna incinta. Perché nessuno si è fatto carico di questo problema? Nessuno inoltre mi ha trasmetto la motivazione che ha reso legittimo l'attraversamento dello Stretto della Renault 4 con a bordo alcuni artisti di strada. Perché si consente di fare arrivare a Villa persone che non sono autorizzate a spostarsi? Perché Ferrovie dello Stato continua a staccare biglietti? Lo Stato non sta facendo bene il proprio lavoro e sta mettendo in croce siciliani, calabresi e il Meridione tutto".
"Nelle mie strade io non faccio passare nessuno. Si deve sistemare una volta per tutte questa vicenda, a Villa San Giovanni ci sono auto ferme dalle 6 di mattina di ieri. Il Viminale afferma che era tutto regolare ma non è così. Stiamo istituendo una banca dati per chi deve rientrare in Sicilia. Chi lo fa deve avvertire 24 ore prima e indicare le motivazioni. Ciò significa che Ferrovie dello Stato non stacca più biglietti. Gli altri vettori devono fare riferimento alla nostra banca dati, se arriva l'ok si può entrare in Sicilia o uscirne visto che il problema è anche l'opposto".
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