Supermercati chiusi o aperti la domenica. Valgono il decreto governativo, il provvedimento regionale o l'ordinanza sindacale? A Messina giornata di caos, tra esercizi commerciali rimasti aperti e molti invece che hanno osservato l'ordine di chiusura dato dal governatore Musumeci. Su tutte le furie il sindaco di Messina Cateno De Luca che ha scritto una lettera al Prefetto, dicendo di essere pronto anche a farsi revocare dall'incarico, pur di non sottostare a questa sorta di balletto di disposizioni intrecciate, e non sempre, coincidenti tra stato e regioni. Si fa dunque di nuovo durissimo lo scontro tra comune e prefettura. "Eccellenza - scrive de luca al prefetto Maria Carmela Librizzi - può anche avviare la procedura di revoca del mio ruolo di sindaco ma non accetto errate impostazioni e velati avvertimenti. Mi prendo la responsabilità di quello che scrivo nell’esprimere la mia assoluta contrarietà su ciò che sta avvenendo in queste ore in merito all’odierna apertura dei supermercati prevista dal Dpcm 9/3/2020 e 11/3/2020 e dalla mia ordinanza sindacale n. 61 del 13/3/2020, ma vietata dall’ordinanza del presidente della Regione siciliana n. 6 del 19/3/2020". "Non mi sarei mai aspettato che mi venisse ingiunto di revocare la mia ordinanza, che è conforme al dettato normativo statale, a favore di una ordinanza regionale che non solo è in contrasto con le disposizioni nazionali, ma che ha creato immediatamente caos e generato fenomeni di assembramento inducendo il prevedibile timore nei cittadini di restare senza scorte alimentari. E dire che anche ieri notte, alle ore 23 circa, lo stesso presidente del Consiglio dei Ministri ha introdotto la sua dichiarazione precisando che i punti vendita di generi alimentari devono restare aperti, senza limitazioni di giorni, proprio per evitare i fenomeni sopra denunciati". "Mi corre l’obbligo di rammentare che quando si è chiesto al Sindaco di Messina di revocare l’Ordinanza n. 60 per una pretesa contrarietà con le norme del Dpcm 11/3/2020, questo sindaco ha risposto con prontezza, accettando la richiesta in nome di un superiore spirito di collaborazione istituzionale, pur restando fermamente convinto sia della legittimità del proprio operato che della bontà dello stesso, e i provvedimenti che il Governo ha emanato in queste ore confermano che tali valutazioni erano pienamente fondate. Ma trovo assolutamente inaccettabile che quando il presidente della Regione Sicilia emette una ordinanza che va in contrasto con il Dpcm, Lei signor prefetto si faccia lecito di ingiungere al Sindaco di revocare la propria ordinanza, che ripeto è conforme al Dpcm, per adeguarsi ad una ordinanza del presidente della Regione siciliana che a sua volta è in contrasto con lo stesso Dpcm". "Questo gioco non mi piace e se, come già mi stanno dicendo, ci sono le forze dell’ordine presso i supermercati che stanno denunciando gli esercenti per la violazione dell’ordinanza Presidenziale ai sensi dell’art. 650 c.p., sappia che difenderò in tutte le sedi la mia pozione e quella di queste persone che hanno seguito la mia ordinanza e il decreto governativo".