Coronavirus: a Messina chiudono le ville comunali, meno bus e tram. Tutte le regole dell'ordinanza
"Continua la collaborazione tra le Istituzioni ma il coprifuoco introdotto dall'ordinanza numero 60 resta". Lo dice il sindaco di Messina, Cateno De Luca, in merito alla contestazione di ieri da parte del Viminale e in seguito della prefettura cittadina, circa l'ordinanza sindacale su alcune disposizioni per contrastare il coronavirus. Le modifiche all'ordinanza, sono state illustrate oggi pomeriggio da De Luca: la diretta su Rtp. Nel dettaglio: chiusi cimiteri e ville di Messina da domani sino al 3 aprile. Sono state 511 le autocertificazioni di rientro dal nord Italia a Messina. Ridotti della metà i bus e i tram che circoleranno per le strade, in particolare gli autobus di linea gireranno fra le 6 e le 21 con 18 linee. Solo 3 tram dalle 6,30 alle 20. Sospese le Ztl e chiuso il parcheggio Fosso. Sospese tutte le attività di vendita al dettaglio e i mercati (tranne quelli che vendono generi alimentari). A partire dalle 21 di domani, per quanto riguarda i negozi: quelli che il Dpcm lascia aperti avranno orari di chiusura anticipata rispetto all’ordinario. Per tutti i quesiti dei cittadini è disponibile la mail protezionecivile@comune.messina.it. Tutte le attività non alimentari potranno aprire alle 9 e chiudere alle 15 (anche se a queste attività il sindaco De Luca consiglia la chiusura totale). I negozi di generi alimentari, invece, potranno lavorare tra le 7 e le 17. Inoltre è prevista per tutte le attività la igienizzazione ogni giorno dei negozi e la sanificazione ogni due. Con presentazione fatture del servizio. "Questa mattina - aggiunge - ho sentito il prefetto, non c'è dunque nessuno scontro con la prefettura, la quale ha predisposto una nota di accompagnamento alla nostra relazione, da inviare alla Presidenza del consiglio e al Ministero della sanità".