«Le baby gang rappresentano uno dei fattori di rischio nel nostro territorio. È essenziale procedere ad una pianificazione di controllo e monitoraggio delle zone sensibili e maggiormente frequentate della città», così il capogruppo all’Ars di Fratelli d’Italia, Elvira Amata. «Per supportare l’azione delle forze dell’ordine, potrebbe essere impiegato l’esercito Italiano, la cui operatività sul territorio è già prevista dall’Operazione Strade Sicure introdotta con la legge 125 del 24 luglio 2008 e che, negli anni, ha fornito risultati oltremodo soddisfacenti», continua. «Bene ha fatto il consigliere Debora Buda a sollevare la questione a seguito di quanto occorso nei giorni scorsi ai danni di un minore aggredito nei pressi della galleria Vittorio Emanuele. Non un caso isolato ma uno dei casi di violenza che in questi anni si sono verificati a Messina». «Mi preme segnalare i numeri gravi e preoccupanti rilevati dall’Osservatorio Nazionale Adolescenza, secondo cui, su un campione di 7.000 adolescenti sul territorio nazionale, il 6,5 % fa parte di una gang che, intenzionalmente, sferra attacchi a danno di terzi o danneggia strutture pubbliche o private, compie furti e/o atti di vandalismo. Il 16% di questi ha commesso atti vandalici e 3 ragazzi su 10 hanno partecipato a risse. Non possiamo sottovalutare un fenomeno che rischia di crescere esponenzialmente con la complicità di una tecnologia spesso messa a servizio della peggiore disobbedienza civile e sociale». «Un ringraziamento al prefetto per aver prontamente convocato un tavolo di confronto per discutere la questione sicurezza in città, certa si addiverrà alla soluzione più completa e funzionale per fronteggiare adeguatamente la situazione».