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Baraccopoli a Messina, De Luca: chiuderemo questi "lebbrosari"

«Mi auguro che ora si trovi una sintesi e che tutte le forze politiche facciano la propria parte». A bocce ferme, dopo una settimana durante la quale l’argomento principe è tornato ad essere quello relativo alle baraccopoli messinesi, il sindaco fa il punto della situazione. Dichiara di apprezzare le iniziative delle parlamentari di Forza Italia e anche del deputato del Pd Pietro Navarra e chiede ai 5Stelle di battere un colpo: «Trovo strano il loro assordante silenzio su questo tema che non interessa solo al sindaco De Luca ma a migliaia di cittadini che vivono ancora in baracca».

De Luca, seppure in rapida sintesi, ripercorre di fatto tutto quello che si è messo in campo fin dall’inizio del mandato: «Vorrei solo ricordare che siamo partiti da zero, non c’era un euro previsto nel capitolo risanamento».

I primi mesi sono serviti a dare la scossa, anche con quegli annunci mirabolanti, con le ordinanze “choc”, come se si potesse sbaraccare Messina entro il 31 dicembre 2018. Era ovviamente, spiega il sindaco, una “provocazione” per far capire, alla Regione e al Governo nazionale, l’importanza della posta in palio, come lo è la definizione “lebbrosari”: «La politica preferisce non guardare e non sentire, non avvicinarsi neppure...».

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola, edizione di Messina

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