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M5s a De Luca: "Governare non significa comandare, se non è in grado si dimetta"

«Governare non significa comandare. Se De Luca non è in grado di interpretare democraticamente il suo ruolo istituzionale, si dimetta immediatamente!». È questa la posizione ufficiale sul “Cambio di Passo” da parte dei consiglieri del Movimento Cinque Stelle, che criticano duramente la decisione di sospendere la seduta di oggi su richiesta del sindaco, “a riprova dell’assoluta mancanza di rispetto di questa Amministrazione nei confronti della città”.

Nel mirino del pentastellati anche il presidente Claudio Cardile: «In aperta violazione del regolamento - sbottano - ci ha impedito di presentare e porre a votazione un mozione pregiudiziale di ritiro della proposta di deliberazione che avrebbe consentito di fare chiarezza su tutta la vicenda politica».

Poi la riflessione sulla “piattaforma programmatica” del primo cittadino: «Il Sindaco, che accusa i consiglieri comunali di essere “balordi da prendere a calci in c…” e di avere a cuore solo l’interesse personale del profitto, è stato eletto in applicazione della normativa che regola i principi democratici di rappresentanza politica e stabilisce ruoli distinti tra la gestione amministrativa ed il ruolo di indirizzo e controllo che il Consiglio Comunale è chiamato a svolgere nel rispetto della volontà di tutta la cittadinanza, di cui è espressione diretta".

"Al ballottaggio - precisano - ha votato solo il 39,23 per cento dei messinesi. Fra questi, il 65,28 per cento, e cioè meno del 26% dei cittadini, ha scelto l’attuale Sindaco. Lo stesso elettorato, con una affluenza percentuale molto più elevata (pari al 64,98), ha eletto al primo turno i consiglieri comunali, che sostenevano un programma politico distante e distinto da quello dell’attuale amministrazione. Questo è un dato di fatto netto ed incontrovertibile», proseguono.

«La continua minaccia di dimissioni - afferma il consigliere Giuseppe Fusco, che cita il detto messinese “il rispetto è misuratu, cu u porta l'avi purtatu! - dimostra solo la debolezza politica sancita dalle urne, che De Luca non è in grado di affrontare e risolvere senza mettere in discussione il confronto democratico, al quale noi, come buona parte del consiglio, non ci siamo mai sottratti. Il primo cittadino vorrebbe imporre un maggioranza politica in una sede che ha funzioni di indirizzo e controllo, con delle specifiche competenze, su una piattaforma che è, solo ed esclusivamente, un atto fideistico».

A prendere posizione è anche il capogruppo Andrea Argento: «Per il M5S Cateno De Luca è l’emblema del trasformismo, certificato da trent’anni di attività nella e con la vecchia politica. Ciò è ormai chiaro a tutta la città», commenta ancora, ribadendo nuovamente l’irricevibilità della proposta, “inaccettabile in ogni forma di democrazia”: «Governare obbliga al confronto civile e comporta essere al servizio della collettività nel rispetto delle regole democratiche. Chi amministra una città deve farlo in modo inclusivo e rispettoso. Se un Sindaco non ha queste caratteristiche per noi non vale nulla ed il nulla lascerà".

"Per noi del M5S Cateno De Luca rappresenta quanto più lontano ci sia dalla nostra visione etica, morale e umana della città, della politica e della democrazia. È l’emblema dello stravolgere tutto per non cambiare niente, il simbolo di colui che artatamente crea il problema per poi risolverlo: una “comparsa gattopardiana”»

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