Nuovo colpo di scena in consiglio comunale a Messina. Ed è ancora l’Atm ad infuocare i rapporti tra il sindaco Cateno De Luca e l’Aula. Al termine di una seduta apparentemente tranquilla, animata solo da un confronto comunque “civile” tra il Pd e il sindaco, al momento della votazione finale sul contratto di servizio della nuova Atm Spa, ritenuto da De Luca atto fondamentale per avviare il nuovo corso del trasporto pubblico (dall'1 marzo e non più dall'1 gennaio come inizialmente indicato), il risultato che nessuno si aspettava: 11 favorevoli, 3 contrari e 8 astenuti, l’atto è stato bocciato, esattamente come era avvenuto la settimana scorsa con il piano di liquidazione dell’attuale Atm. Decisive, anche stavolta, due astensioni nel centrodestra, di Giandomenico La Fauci (che ha replicato quanto fatto per il piano di liquidazione) e Francesco Pagano. Furibondo De Luca, che ha annunciato che non si presenterà più in Consiglio se prima non verrà calendarizzata, con la massima urgenza, la riproposizione del contratto di servizio. Un clima teso, per il quale, uscendo dall’aula, il sindaco ha detto a chi era presente che se non dovesse passare il contratto di servizio di Atm Spa stavolta le dimissioni saranno una concreta possibilità.