Messina, approvato l'aumento di capitale dell'Atm: De Luca incassa l'ok e attacca il Consiglio
La quiete prima della tempesta. Così può essere definita la seduta che ha portato all'approvazione, praticamente all'unanimità, con 22 favorevoli e 1 astenuto (il presidente del Consiglio Claudio Cardile), la capitalizzazione della nuova Atm Spa di Messina. Dopo la "sconfitta" di ieri, il sindaco Cateno De Luca ha incassato un importante successo sia sul piano tecnico che su quello politico che da un lato spiana la strada alla nascita della nuova azienda che gestirà il trasporto pubblico, dall'altro gli ha consentito di lanciare l'ennesimo duro affondo al Consiglio. La società sarà dotata di un capitale iniziale di 3,9 milioni di euro, adesso la fase più delicata dell'iter che dovrà portare alla piena operatività dell'azienda sarà il passaggio dei beni dalla vecchia Atm alla nuova, l'approvazione del contratto di servizio e del bilancio e, anche, il transito del personale soprattutto alla luce dei fortissimi scontri sindacali in atto. Il sindaco De Luca che ad inizio seduta non ha fatto alcun riferimento a quanto accaduto ieri in aula con la bocciatura del Piano di liquidazione, ha atteso che la delibera fosse approvata, tra l'altro con un plebiscito, per sferzare l'attacco all'aula e ai sindacati. «Non si può continuare "cu babbiu" - ha detto De Luca - il banco è saltato e adesso dobbiamo trovare gli spazi tecnici per risolvere una situazione che non è affatto semplice - ha continuato riferendosi alle conseguenze della bocciatura del Piano - siamo sotto assedio da Cgil e da Uil, compagni di merenda che hanno accompagnato al baratro l’Atm negli ultimi 5 anni». «Qualcuno di voi - ha aggiunto ancora De Luca - si è reso protagonista di una fuga di notizie, passando a questi sindacati una nota riservata, qua dentro c'è qualcuno al loro libro paga e mi assumo la responsabilità di quello che dico. Deve finire questo babbìo, del voto di ieri non mi interessa ma qualcuno quello che è successo se lo piangerà».