Un'assemblea partecipata, segno evidente della spaccatura esistente tra le maestranze Atm, l'azienda trasporti di Messina.
A confrontarsi con il sindaco Cateno De Luca, questa mattina, le organizzazioni sindacali definite dallo stesso primo cittadino "responsabili": Cisl, Orsa, Faisa e Ugl. Non hanno partecipato Cgil e Uil che hanno già indetto per martedì prossimo un'altra assemblea e hanno comunicato in prefettura l'avvio delle procedure per lo sciopero.
Il sindaco si è detto "garante dei lavoratori" in questa delicata fase di transizione tra la vecchia azienda in liquidazione e la nuova spa. Ha dato assicurazioni sul mantenimento dei livelli occupazionali e anche sul pagamento degli stipendi, se non ci saranno intoppi in consiglio comunale per la delibera riguardante il piano di liquidazione della vecchia Atm.
"Filt Cgil e UIltrasporti nell’odierno incontro tra le parti convocato dai vertici Atm in merito all’attivazione delle procedure di sciopero con nota del 2 dicembre 2019 prendono atto che non siano state fornite adeguate e formali garanzie da parte datoriale in merito al pagamento e alla tempistica delle prossime spettanze del mese di dicembre e della 13ma mensilità da saldare entro il 20 dicembre e che alle precise domande poste da questi sindacati i liquidatori di Atm hanno confermato i timori che hanno portato alle procedure di sciopero", si legge in una nota dei sindacati.
"Filt Cgil e UIltrasporti reputano grave il clima di forte preoccupazione e tensione sociale che si vuole innescare tra i lavoratori, riscontrando nelle dichiarazioni a verbale dei liquidatori le medesime frasi giunte a mezzo stampa dal Sindaco di Messina che vincolano il pagamento dei salari dei dipendenti al processo intrapreso di liquidazione dell’ATM. Questa indebita pressione, a nostro avviso non giustificabile da fatti concreti che possano realmente subordinare il diritto al salario allo svolgimento delle procedure di liquidazione dell’azienda speciale, generano solo preoccupanti tensioni sociali di cui il Sindaco ha la piena ed unica responsabilità. Siamo certi che il consiglio comunale opererà in piena autonomia comprendendo la strategia del primo cittadino.
Reputando grave per il futuro dei dipendenti e del servizio pubblico la situazione innescata da una fase liquidatoria che ci appare poco chiara, Filt Cgil e UIltrasporti al fine di tutelare il salario dei lavoratori e i diritti acquisiti dagli stessi chiudono con esito negativo l’odierno incontro e reputano necessario procedere alla seconda fase di sciopero chiedendo con urgenza a Sua Eccellenza il Prefetto di Messina la convocazione delle parti".
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