Messina

Sabato 23 Novembre 2024

Caos Atm a Messina, i consiglieri Pd a De Luca: "Creato un clima di terrorismo psicologico"

«Il sindaco ha creato ad arte un clima di terrorismo psicologico per costringere il Consiglio comunale a votare immediatamente il piano di liquidazione dell’Atm, mentendo ai dipendenti che rischiano di non percepire gli stipendi di novembre e dicembre e all’intera città». Rispondono alle accuse lanciate da Cateno De Luca i consiglieri comunali del Pd che, questa mattina in conferenza stampa, hanno respinto con forza le responsabilità addossate dal sindaco circa la mancata approvazione del piano di liquidazione dell’Azienda Trasporti che determinerebbe l’impossibilità di rispettare il pagamento di una cartella esattoriale e, di rimando, anche il pagamento degli stipendi di fine anno dei lavoratori. «Non abbiamo ricevuto neanche la camicia di quella delibera e mentono sapendo di mentire anche i liquidatori che affermano di aver trasmesso il piano il 4 novembre, perché quel piano è stato modificato su richiesta degli uffici della Ragioneria e riconsegnato il 21 novembre per essere trasmesso ai revisori comunali venerdì 29 novembre alle 13.19. Come avremmo mai potuto approvarlo entro il 30 novembre se di quella delibera in Consiglio non è arrivato nulla? Si tratta soltanto di plateali bugie» hanno dichiarato i consiglieri Felice Calabrò, Antonella Russo, Gaetano Gennaro, Libero Gioveni e Alessandro Russo. I consiglieri  inoltre che «per le vie brevi ci è stato chiesto dall’amministrazione di prorogare il termine fissato per l’approvazione del piano di liquidazione» probabilmente soprattutto perché era palese che i consiglieri comunali non sarebbero stati nelle condizioni di dare il via libera all’atto entro i tempi stabiliti. Per quanto riguarda gli stipendi a rischio dei lavoratori invece i consiglieri hanno spiegato «Se gli uffici comunali hanno provveduto a formulare una dichiarazione di impignorabilità le somme sono blindate, altrimenti i lavoratori non percepiranno salario a causa di responsabilità ben precise e di una problematica ben nota a tutti che l’amministrazione non ha avuto la competenza e le capacità di affrontar»e”.

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