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Messina, "bomba" Atm: stipendi a rischio, libri in tribunale e scontro De Luca-sindacati

Il sindaco De Luca a bordo di un bus Atm

Stipendi di novembre e tredicesime a rischio per i dipendenti, un atto di pignoramento di dieci milioni di euro notificato dall'agenzia delle entrate al comune di Messina, l'annuncio dei commissari liquidatori che domani stesso verranno portati in tribunale i libri della vecchia società, le accuse del sindaco contro chi sta remando contro il passaggio dalla vecchia alla nuova fase, la dura replica di Cgil e Uil. L'atm, vecchia o nuova che sia, resta una polveriera. All'indomani del grave incidente sul lavoro, esplode ancor più la polemica sulle questioni economico finanziarie.

Ad accendere la miccia il sindaco Cateno De Luca con queste dichiarazioni: "Trasporto pubblico locale: siamo ormai al cortocircuito! Abbiamo finito il tavolo tecnico per fare il punto della situazione sul servizio Atm ed il quadro è inquietante! Da un lato le organizzazioni sindacali che fanno di tutto per continuare a sperperare denaro pubblico lasciando la gestione del servizio alla vecchia azienda in liquidazione esercitando pressioni su una parte del consiglio comunale".

E ancora: "Il consiglio comunale ha deliberato di rinviare l’esame del piano di liquidazione dell’azienda Atm a data da destinarsi. Intanto il sindaco con la giunta comunale ha fatto tutto ciò che era di propria competenza per non far andare in cortocircuito il servizio di trasporto urbano e i commissari di liquidazione di Atm hanno eroicamente gestito il servizio in questi mesi".

In mezzo ci sono i lavoratori di Atm che, continua De Luca "non percepiranno lo stipendio di novembre dicembre e tredicesima e potranno percepirete lo stipendio solo quando parte la nuova Atm spa e per il servizio prestato nella nuova azienda".

Immediata la replica dei sindacati. "Siamo certi che il sindaco è tanto bravo che saprà trovare le risorse necessarie - dichiarano Filt Cgil e UIltrasporti - diversamente diventerebbe palese l’incapacità nella gestione dell’azienda pubblica e chiameremo i lavoratori a protestare contro chi ha reali responsabilità, cioè il primo cittadino ed un management inadeguato".

"Continua la messa in scena del sindaco per fare indebite pressioni sul consiglio comunale ed accelerare una liquidazione per cui di certo saranno le procure a fare chiarezza sulle tante ombre e dubbi che i numeri dell’amministrazione hanno palesato in questi mesi" dicono i sindacati dopo il grave allarme lanciato da De Luca che vedrebbe a rischio il pagamento degli stipendi ai lavoratori.

"Mesi in cui Uil e Cgil hanno denunciato ogni evidente discrasia nei conti della liquidazione e del piano di riequilibrio , denuncia analoghe a quelle fatte dai revisori dei conti dell’azienda alla procura della corte dei conti e alla magistratura. Oggi è addirittura il sindaco a gridare il pericolo degli stipendi dei lavoratori, quando già ad ottobre Uil e Cgil avevano preannunciato che sarebbero stati a rischio i salari gestendo un’azienda alla giornata e con continui ricorsi ad anticipi dei dodicesimi dal comune e che prima o poi si sarebbe arrivato al fondo del barile".

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