Il sindaco di Brolo, Giuseppe Laccoto subentra a Franco De Domenico all'Ars e quindi diventa deputato regionale.
Il Tribunale di Palermo ha sancito la decadenza di De Domenico dopo la pronuncia di ineleggibilità. De Domenico farà appello, ma intanto è decaduto.
Direttore generale dell’Università degli studi di Messina, braccio destro dell’ex rettore e attuale deputato nazionale del Pd, Pietro Navarra, De Domenico avrebbe dovuto dimettersi da dg dell’Ateneo nei tempi previsti dal dettato legislativo, ovvero sei mesi prima delle elezioni regionali, in quanto dirigente di istituzione che riceve contributi dalla Regione.
La sentenza del Tribunale di Palermo è tecnicamente esecutiva, ma sarà sospesa in caso di presentazione di appello. Giudizio di secondo grado scontato, per il quale si prevede un tempo pari a un paio di mesi. Lascia perplessi che in una storica culla del Diritto quale è quella dell’Ateneo messinese, sia stato fornito un parere a sostegno delle mancate dimissioni per tempo di De Domenico agli antipodi di una giurisprudenza chiara e consolidata. Gli subentrerà all’Ars l'on. Laccoto, già deputato regionale e attuale sindaco di Brolo.
"Prendo atto della sentenza del Tribunale di Palermo - dice De Domenico - e non intendo commentarla, perché ritengo che le decisioni delle istituzioni giudiziarie vadano rispettate. Tuttavia proprio nel rispetto dei valori istituzionali, nella convinzione della legittimità del mio percorso e della correttezza delle mie ragioni, proporrò appello. Evidenzio, a tal proposito, come la normativa in materia (D.Lgs n. 150 dell'1 settembre 2011) preveda testualmente all’art. 22 comma 8 che: 'L’efficacia esecutiva dell’ordinanza pronunciata dal tribunale è sospesa in pendenza di appello'. Ritengo, pertanto, che la vicenda non sia assolutamente conclusa e finché ciò non avverrà, continuerò a garantire il mio impegno al servizio dei cittadini della mia provincia sui banchi dell’ARS”.
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