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Botta e risposta in Consiglio a Messina, la relazione di De Luca sul primo anno

È durato oltre 4 ore il primo di una serie di confronti programmati tra l’amministrazione De Luca e il consiglio comunale sulla relazione del primo anno di mandato. Il sindaco Cateno De Luca ha toccato molti temi, soffermandosi un po’ di più su alcuni, come l’Atm, la cui messa in liquidazione continua ad essere ritenuta colonna portante di tutto il percorso amministrativo: “Ancora sento che c’è qualche anfratto dei sindacati che fa pressione sui consiglieri per revocare la messa in liquidazione. Con le vostre mani è facile pontificare. Corpi esterni che hanno avuto la capacità di condizionare questo palazzo. Le stesse lobby che hanno consentito che Messinambiente operasse in liquidazione per sei anni. Noi abbiamo chiuso una fase di violazioni di norme contabili e di illegalità, mettendo in liquidazione l’Atm, prima non è stato fatto. Se non avessimo agito così, avremmo dovuto dichiarare il dissesto”.

Molti i punti toccati nei due interventi del sindaco, tra i quali hanno parlato diversi consiglieri comunali (particolarmente “vivace” il botta e risposta con Gennaro del Pd, tra i più critici Argento del M5S): “Abbiamo raccolto un’eredità di mancati tentativi, fallimenti eclatanti e ipocrisia istituzionale - ha detto De Luca -. Nessuno ha avuto il coraggio di intraprendere certi percorsi, perché sono pericolosi e non comportano un vantaggio immediato. Ci siamo presi la responsabilità di non dichiarare il dissesto, ma anche di essere consequenziali: qui abbiamo portato 500 debiti fuori bilancio, la precedente amministrazione ne ha portati zero. Una sola era ed è la condizione: attuare le indicazioni scolpite nel Salva Messina”.

Quindi gli aspetti più politici? “C’è qualcuno che può negare che in ambito regionale siamo una città che sta recuperando terreno? La candidatura alle Europee? Se si sono sbloccate alcune cose è anche perché questa amministrazione ha deciso di esserci nel panorama politico e per esserci ci sono delle regole e degli appuntamenti”. Quindi il messaggio finale: “Il nostro è un programma di governo di dieci anni, non importa che sia De Luca a governare per 10 anni, l’importante è che venga consegnato un Palazzo diverso da quello che abbiamo ricevuto. Vorrei fare tante altre cose e grazie a voi questa città se lo potrà permettere”.

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