Ripartono i “processi” social del sindaco. Nella doppia versione: quella casalinga, a petto nudo, con di fronte il monitor di un pc; e quella da “blitz”, a bordo di uno dei bus dell'Atm che svolgono il servizio navetta a Torre Faro. È ancora il borgo marinaro della zona nord l'oggetto di una polemica che vede il sindaco puntare il dito nei confronti di dipendenti pubblici. Lo spunto arriva dallo sfogo di un ausita dell'Atm, dopo l'ennesimo sabato sera trascorso a “lottare” contro la sosta selvaggia a Torre Faro. Il mirino poi si sposta sulla polizia municipale e sul servizio viabilità dei vigili, affidato al comandante Lino La Rosa. «Avevamo già ammonito il comandante di predisporre uomini e mezzi. Se ci saranno ancora problemi chiederò la sua testa». Dopo queste parole, la rappresentanza sindacale della Polizia Municipale della Cisl «nello stigmatizzare le ingenerose accuse rivolte via “social” nei confronti della Polizia Municipale e gli inopportuni giudizi espressi nei confronti del commissario La Rosa, quest'ultimo generosamente presente sempre oltre il suo normale orario di servizio, invita il sindaco ad un più rispettoso rapporto con lavoratori che per la difficile ed importante funzione svolta, non possono essere esposti al pubblico ludibrio e alla gogna mediatica alimentando quel clima di odio verso una categoria che è poco amata in tutto il territorio nazionale ed in particolare a Messina». «Altresì lo invitano a nominare tempestivamente un dirigente comandante che si occupi esclusivamente della Polizia Municipale e dei suoi numerosi problemi, e rammentano allo stesso che le assenze per malattia e per L. 104 sono specificatamente regolamentate da precise disposizioni d legge e sottoposte al vaglio dei medici competenti», conclude la nota sindacale.