“La toppa è decisamente peggiore del buco. La confusa e scomposta replica della Segretaria generale del comune di Messina - riguardo la nostra sacrosanta denuncia pubblica in merito alla disposizione che la stessa ha inviato ai Dirigenti comunali al fine di schedare i lavoratori - rappresenta un inutile tentativo di cambiare le carte in tavola rispetto ad atti ufficiali che inchiodano pesantemente i vertici di Palazzo Zanca”. Lo hanno affermato Ivan Tripodi, Segretario generale Uil Messina, Pippo Calapai, Segretario generale Uil Fpl, ed Emilio Di Stefano, Segretario aziendale. “La Segretaria sembra dimenticare quanto ha formalmente scritto poiché la sua disposizione chiedeva l’invio di un elenco arbitrario di nominativi di dipendenti comunali con caratteristiche tali da ritenerli psichicamente problematici. Insomma, una moderna lista di proscrizione. A nostro avviso, la segretaria avrebbe fatto una splendida figura se, nel riconoscere l’errore, avesse chiesto semplicemente scusa. Al contrario si è infilata in un vicolo cieco. Per quanto ci riguarda, non ci fermeremo, andremo avanti nello svolgimento de nostro ruolo e, soprattutto, non ci faremo intimidire da un sindaco o da un qualsivoglia funzionario”, hanno concluso i sindacalisti.