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Approvazione del piano regolatore del porto di Messina, ora nuove opere strategiche - Video

Il sì al Piano regolatore del porto non è solo l’atto conclusivo di un iter lungo 13 anni e che finalmente sblocca un fondamentale strumento di pianificazione per le aree più strategiche della città.

È anche il punto di partenza per nuovi passi da compiere. A partire dall’aggiornamento del Patto per la Falce, sul quale il giudizio del sindaco Cateno De Luca continua ad essere negativo: “L’ho chiamato Pacco per la Falce - ha ribadito stamattina nel corso di una conferenza stampa tenuta al Comune insieme ai vertici dell’Autorità portuale - e continuo a ritenerlo tale. È un’autolimitazione aberrante, non lo avrei mai firmato. E anzi ha messo in difficoltà anche gli stessi componenti del Consiglio regionale urbanistica. Se volessi fare la torre di Dubai, perché non dovrei farla?”.

De Luca spiega che alla fine non ha posto veti su quell’accordo proprio per non rallentare ulteriormente l’iter del Piano. Il Patto, che il presidente dell’Autorità portuale Antonino De Simone non rinnega (“per me è un Patto e non un pacco, ed ha aiutato ha raggiungere questo risultato così come è stato fondamentale il lavoro di pressione politica dell’attuale sindaco”), avrà a breve un aggiornamento, una sorta di versione 2.0. Tra le novità più importanti, l’inserimento tra gli organi interessati della Soprintendenza, della Camera di Commercio e della Città metropolitana, ma anche una volontà diretta del presidente della Regione Nello Musumeci di mettere a disposizione un finanziamento (pare intorno ai 15 milioni di euro) per riqualificare le aree interne alla Real Cittadella, dove l’Autorità portuale avrebbe già intenzione di realizzare un anfiteatro. Altro annuncio: “Mercoledì prossimo - ha detto De Simone - daremo esecuzione alla seconda fase di demolizioni importanti”.

Il sì al Piano regolatore del porto (Prp) diventa anche la molla decisiva per accelerare sul fronte del Piano regolatore generale della città, come spiegato da vicesindaco Salvatore Mondello, il quale ha però specificato che “finora non siamo rimasti fermi, tant’è che abbiamo già prodotto la nuova cartografia aggiornata”. Il nuovo Prp significa anche chiudere stavolta definitivamente (una volta che saranno conclusi i lavori al porto di Tremestieri) il capitolo degli approdi alla rada San Francesco: qui sorgerà un porticciolo turistico e soprattutto verrà data continuità ad un vero lungomare, che dalla Cittadella fieristica (dove non potranno attraccare le navi da crociera) si prolungherà fino all’Annunziata.

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