“Chi imposta la campagna elettorale su Messina in Europa prende in giro gli elettori”. Così il capogruppo del M5S, Francesco D’Uva, spiega perché non è questa la competizione elettorale in cui a fare la differenza può essere un candidato locale. Un concetto confermato da Ignazio Corrao, parlamentare europeo uscente, uno dei tre candidati, insieme ad Antonio Brunetto (che è messinese, residente a Santa Teresa e impegnato professionalmente a Catania) e a Flavia Di Pietro, che stamattina hanno esposto il programma dei Pentastellati in vista delle Europee del 26 maggio. “È una scemenza totale che alle elezioni europee ci sia un fattore provinciale e comunale - spiega Corrao -. Noi eleggiamo 73 italiani, per 60 milioni di italiani, nel collegio Sicilia-Sardegna ne eleggiamo 8. È matematicamente impossibile avere un deputato per ogni provincia”. Secondo il messinese Antonio De Luca, parlamentare regionale che ha fatto gli onori di casa insieme a D’Uva, “la differenza la fa la qualità dei deputati. Invece altrove assistiamo alle solite operazioni di trasformismo, vedi Forza Italia”. L’obiettivo dichiarato dei candidati è di “portare in Europa quanto stiamo già riuscendo a fare al Governo nazionale”. Governo nazionale in coabitazione con quella Lega contro le cui idee sovraniste oggi il M5S punta il dito. “Non c’è imbarazzo - dice D’Uva a questo proposito -, ci siamo abituati a stare al governo con chi la pensa diversamente da noi su tanti temi. Ma noi stiamo insieme per un contratto sui programmi, non è un’alleanza politica”. Ancor più diretto Corrao: “Per me la Lega è un partito straniero, ma loro c’avevano i numeri e noi non potevamo non prenderci la responsabilità di governare”.