«Siamo in presenza di gravissime difficoltà nella gestione amministrativa della città mentre il clima da campagna elettorale rischia di consegnarci, dopo il 26 maggio, vere emergenze sociali». L’affondo è del segretario generale della Cgil Messina Giovanni Mastroeni. «I gravi problemi del bilancio comunale e la grave situazione debitoria - prosegue Mastroeni -, i problemi presenti all’Atm, alla Messina Servizi, alla Messina Social city, nelle politiche di gestione del territorio (Real Cittadella, Prg, politiche delle periferie, risanamento) rischiano di esplodere in considerazione di come sono state gestite e del clima di profonda divisione e di disprezzo del dissenso che il sindaco Cateno De Luca ha creato e continua a creare nel Consiglio comunale, nei rapporti con le organizzazioni sociali e professionali e nella città. Anche dal suo odierno tour elettorale in Sardegna». La Cgil ribadisce come Messina continui a vivere un declino sul piano socio-economico e si sente l’esigenza di una forte figura unitaria, come dovrebbe essere quella del sindaco, nella rappresentazione degli interessi del territorio in sede regionale, nazionale ed europea. «Mentre invece ormai siamo isolati dalle scelte nazionali», osserva Mastroeni. La Cgil fa presente come le altre Città metropolitane, in presenza di situazioni finanziarie gravi, hanno realizzato un sistema di rapporti e relazioni ufficiali e unitarie nella rappresentazione degli interessi territoriali con i Governi nazionale e regionale, che hanno portato alle stesse interventi e sostegni economici. «Invece la nostra città oggi vive - evidenzia Mastroeni - una preoccupante fase di incertezza caratterizzata da una gestione negativa del servizio di trasporto pubblico. Siamo preoccupatissimi sul delicato settore dei rifiuti, non condividiamo la privatizzazione del settore. Rispetto al giusto obiettivo dell’internalizzazione dei servizi sociali che era alla base della Messina Social City ci preoccupano una serie di scelte sbagliate che via via si sono realizzate». «È urgente la nomina di un direttore generale che riesca a svolgere in maniera manageriale il compito di direzione e di organizzazione di un servizio sociale così delicato - prosegue -. Altrettanto sul piano del metodo appaiono semplicemente folli le prese di posizione di De Luca sulle politiche della Real Cittadella con la sua uscita in cui ha attaccato il Patto sottoscritto il 26 gennaio del 2016 da Regione, Comune, Autorità portuale e Università. La stessa ha avuto la capacità di unire il fronte del no a questa sua presa di posizione. Stessa cosa vale per il Prg, il Risanamento e la politica di sviluppo delle periferie. Solo annunci e uscite estemporanee». Messina ha diritto a ben altro, auspica la Cgil. «Si apra – conclude Mastroeni - un vero confronto complessivo fra tutti i soggetti istituzionali, politici e sociali in cui il sindaco ascolti, coordini, unisca e dia un segnale di saper creare una vera squadra sul terreno programmatico e di rappresentazione degli interessi collettivi. Da parte nostra, la Cgil, il sindacato unitario, farà la sua parte e in tal senso importante diventa dopo circa quarant’anni la grande manifestazione nazionale del sindacato unitario nazionale che il 22 giugno si terrà a Reggio Calabria per lo sviluppo economico del Mezzogiorno».