Messina

Lunedì 29 Aprile 2024

Baracche di Messina, dalla Regione 30 milioni per il risanamento

La firma sul decreto da 30 milioni di euro per il Risanamento. La nomina del nuovo presidente dell'Autorità portuale dello Stretto. Sono i due eventi politicamente più rilevanti che dovrebbero caratterizzare la settimana a Messina, salvo colpi di scena o ripensamenti dell'ultimo momento. Cominciamo dal Risanamento. Domani sarà il giorno della seduta straordinaria di Consiglio comunale, alla quale prenderà parte l'assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, il quale, in quest'occasione, porterà lui stesso personalmente, e lo consegnerà al sindaco e al presidente di A.Ris.Me, il decreto di finanziamento dei 30 milioni di euro che la Giunta Musumeci aveva promesso già alla fine del 2018. A cosa serviranno? Lo avevano detto nei giorni scorsi il vicesindaco Mondello e il presidente dell'Agenzia Marcello Scurria: si tratta di fondi che verranno destinati a finanziare il nuovo bando per l'acquisto degli alloggi, ad attuare e completare gli interventi di sbaraccamento a Camaro e a Villaggio Matteotti, a programmare ulteriori azioni in base alle priorità d'intervento, soprattutto riguardanti Fondo Fucile, una delle zone di maggiore criticità per la presenza dell'amianto “killer”. Si gioca a Roma, invece, la partità della XVI Autorità di sistema portuale, quella dello Stretto che riunisce, volenti o nolenti, i porti di Reggio Calabria e di Villa San Giovanni, assieme a quelli di Messina e di Milazzo. Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, con il suo staff, sta valutando il curriculum dei candidati alla presidenza. Nessuna anticipazione sui nomi. Diversi i messinesi in lizza, tra i quali l'ex ingegnere capo del Genio civile Gaetano Sciacca, l'ex comandante della Capitaneria di porto Antonino Samiani, l'ex comandante della Polizia municipale, Calogero Ferlisi, ma è molto probabile che il prescelto - esperto di comprovata professionalità nel campo del trasporti marittimi e della navigazione - alla fine possa invece venire da fuori. Con il decreto di nomina da parte del ministro - l'atto potrebbe slittare anche alla prossima settimana -, comincerebbe ufficialmente la nuova “era” dell'Autorità di sistema dello Stretto.  

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