Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Risanamento delle baraccopoli: a Messina un tavolo unitario per realizzare la “svolta”

Le baraccopoli messinesi

Un tavolo non tecnico ma politico-sociale. Così è stato definito dai promotori l'incontro di ieri mattina, svoltosi nella sede dell'Ordine degli architetti, a Messina, su iniziativa della Fondazione Nuovo Mezzogiorno. Il risanamento delle baraccopoli e delle periferie messinesi è un tema così ampio da non poter essere ridotto a una semplice vicenda amministrativa o delegato solo alle risposte che riusciranno a dare Amministrazione comunale e A.Ris.Me.

È stato un confronto serrato, che ha registrato posizioni discordanti, come quelle tra la presidente dell'Ordine degli architetti Caterina Sartori e il vicesindaco Salvatore Mondello sul ruolo dell'Iacp nelle vicende del risanamento. Il presidente dell'Agenzia, Marcello Scurria, dopo aver ripercorso in sintesi i passaggi e le ragioni che hanno portato alla nascita di A.Ris.Me, proprio per porre fine alla farraginosità delle procedure divise tra Comune e Istituto autonomo, ha invitato tutti i soggetti seduti attorno al tavolo a sostenere lo sforzo in atto, quello che in tre anni dovrebbe portare all'eliminazione definitiva delle oltre 2200 baracche. I primi consistenti fondi (somme dovute alla città di Messina) stanno per arrivare da Palermo e consentiranno di finanziare il nuovo bando per l'acquisto, si spera, di 750 alloggi da destinare alle famiglie baraccate. Nello stesso tempo, si cercano soluzioni alternative, come la realizzazione di un piano in più, lì dove possibile, negli immobili di proprietà comunale, senza, dunque, costruire nuove palazzine.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Messina in edicola. 

Caricamento commenti

Commenta la notizia