Cresce la tensione tra sindacati, lavoratori e la “Sigma Group”, dopo lo sciopero degli ultimi giorni. Ieri l'incontro presso Sicindustria si è concluso con un nulla di fatto con l'abbandono del tavolo da parte delle organizzazioni sindacali e della Rsa, quando il legale dell'azienda, Enzo Isgrò ha chiesto la revoca dello sciopero in quanto le rivendicazioni avanzate dal sindacato sarebbero state tutte soddisfatte dalla Sigma group. Posizione che evidentemente il sindacato continua a contestare al punto tale da non firmare l'accordo. Un atteggiamento che ha indotto l'azienda ad alzare i toni e nello stesso verbale l'avvocato Isgrò ha fatto inserito che «la società si riserva di adire il giudice civile» per chiedere il risarcimento dei danni che potrebbero scaturire dall'azione dei lavoratori anche nel rapporto con A2a che è l'azienda committente dell'appalto. In serata poi è stata inviata anche una diffida a sindacati provinciali e aziendali "a revocare entro un giorno, l'illegittimo sciopero". Una vertenza tutt'altro che semplice quella che vede in prima linea i lavoratori di una delle aziende dell'indotto di A2a. Da oltre una settimana gli operai della Sigma Group, rivendicano il mancato rispetto di elementi salariali, ma soprattutto - come sostenuto dalla Fiom Cgil - puntano ad «aprire una nuova stagione sul terreno delle condizioni di lavoro rilanciando la centralità operaia nella definizione delle prospettive di tutta l'area industriale». Una protesta dunque che potrebbe andare oltre lo sciopero come si evince anche dalla clamorosa decisione di abbandonare il tavolo di confronto di ieri. E ora la “palla” potrebbe passare al prefetto. Proprio per questo A2a ha deciso di mantenere alta l'attenzione su questa vertenza.