Tram a Messina, l'annuncio di De Luca: piano da 100 milioni per riqualificare la linea in città
Si torna a parlare di tram, uno dei “pallini” del sindaco Cateno De Luca, che non ha mai nascosto di non amare più di tanto la linea tranviaria di Messina. È però fuorviante l’annuncio dato sui social stamattina dal sindaco: “Abbiamo avuto l’autorizzazione a procedere per eliminare le barriere e spostare la linea dalla cortina del porto”. La direzione generale territoriale del sud del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha effettivamente inviato una nota, ieri, a Palazzo Zanca, ma comunicando semplicemente che rispetto all’oggetto della richiesta del Comune, “fattibilità di interventi mitigativi delle barriere continue ed ampliamento di alcuni attraversamenti pedonali in sede tranviaria”, il ministero stesso, dopo un sopralluogo effettuato il 6 marzo scorso, dà il via libera alla produzione di “una proposta progettuale di massima che lo scrivente ufficio avrà cura di esaminare per l’eventuale consequenziale rilascio del nulla osta”. Insomma, siamo ancora ai preliminari di un’idea di massima. De Luca svela anche quali sono i piani dell’amministrazione: “Stiamo preparando un progetto di circa 100 milioni di euro per riqualificare la linea tranviaria con i seguenti obiettivi: liberare la cortina del porto dalla linea tranviaria; eliminare le attuali barriere che hanno squartato la città; ripristinare i sottoservizi e la raccolta acque piovane; prolungare la tratta fino all’Annunziata a servizio della cittadella universitaria; riqualificare le attuali carrozze aumentandone il numero in funzione; collaudare tutta la tratta non essendo stata collaudata gran parte dell’attuale linea tranviaria”. Da capire, nello specifico, cosa si intenda per prolungamento fino alla cittadella universitaria, situata in collina e quindi difficilmente raggiungibile (è un eufemismo) col tram. “Visto che per altri 15 anni dobbiamo piangerci il tram - conclude De Luca - almeno piangiamo con un occhio solo”. Di fatto è la conferma definitiva di un’unica certezza: il tram non verrà smantellato.