Deflagrante come una scintilla in una polveriera. La nota firmata dal segretario generale di Messina, Rossana Carrubba, in risposta alla richiesta di chiarimenti del Consiglio comunale, ha un effetto “bomba” facendo in qualche modo tornare nell’aula di Palazzo Zanca lo spettro del “default” o, comunque, una fondata preoccupazione sulle sorti del Piano di riequilibrio e dell’intero pacchetto “Salva-Messina”.
La Gazzetta del Sud- edizione Messina oggi in edicola ricostruisce quanto accaduto ieri. Il presidente del Consiglio comunale Claudio Cardile, insieme con il presidente della Commissione Bilancio Massimo Rizzo, scrive (la lettera è dello scorso 14 marzo) al sindaco De Luca e alla segreteria generale, lamentando il fatto che ancora non sia giunta all’esame dell’Aula «alcuna delibera di riconoscimento dei debiti fuori bilancio».
La replica della dottoressa Carrubba è un atto d’accusa nei confronti dell’Avvocatura comunale: «Constatare che ad oggi nessuna proposta di delibera avente ad oggetto i riconoscimenti dei debiti fuori bilancio scaturenti dalle sentenze allegate al Piano di riequilibrio è giunta al presidente del Consiglio comunale per la trattazione, è grave e palesa una responsabilità dirigenziale per il ritardo in capo al dirigente del Dipartimento dell’Avvocatura, la cui inerzia rischia di vanificare l’efficacia degli accordi di pagamento con abbattimento del 50 per cento del debito del Comune di Messina».
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