«All’Atm c’era una cumacca, si sono mangiati l’azienda pezzetto dopo pezzetto. E ora scioperano per cosa? Favoritismi? No, è un’intimidazione, si vorrebbe dire che sono loro a comandare. Motivazioni reali non ce ne sono». È questo il contrattacco del sindaco Cateno De Luca allo sciopero indetto all’Atm per il prossimo 8 marzo da Cgil, Uil, Ugl, Faisa Cisal e Orsa. «Sono costernato per questo sciopero. Non accetto le accuse, molto gravi, per cui ci sarebbero stati favoritismi alle mie spalle. E per questo ho chiesto un dettagliato report al Cda, di cui rispondo personalmente». Report che è stato redatto e illustrato dal presidente di Atm Pippo Campagna. Più che un report, un vero e proprio dossier sul ruolo dei sindacati in Atm, dagli aumenti di qualifica ai permessi sindacali (1.479 giornale di lavoro all’anno), dagli straordinari ai turni (sostanzialmente l’azienda smentisce che siano “massacranti” come sostenuto dai sindacati). C’è spazio per qualche accusa specifica (“la Ztl era stata appaltata di fatto alla Uil”, ha detto Campagna), per qualche distinguo (“metà degli aumenti di qualifica sono della Cisl? Infatti hanno avuto il pudore di non scioperare”, ha risposto De Luca), ma anche per un annuncio, dato dal sindaco: «Il primo aprile avvieremo la messa in liquidazione e contestualmente l’avvio della nuova Spa. E lì finiranno tutte le porcherie». Infine un siparietto col segretario dell’Orsa Mariano Massaro: «Noi scioperiamo perché il sistema Foti è rimasto intatto». E De Luca: «Tutto finirà con la nuova azienda. Scioperando con gli altri vi fate strumentalizzare». Lo sciopero resta confermato: l’Atm si fermerà quattro ore, venerdì 8 marzo, ma dalle 9 alle 13 e non dalle 10 alle 14 come inizialmente annunciato.