Tutti al capezzale delle ex Province, svuotate di risorse, sul filo del fallimento, incapaci di garantire anche gli stipendi ai dipendenti. Ieri è partito da Palermo un appello delle istituzioni siciliane al governo Conte affinché gli enti non muoiano. È la sintesi dell’incontro che il governatore Musumeci ha voluto con i parlamentari nazionali eletti in Sicilia, per giungere all’emanazione di un decreto legge sugli enti locali che elimini il meccanismo del prelievo forzoso che ha portato al collasso le ex Province dell’Isola. L’assessore dell’Economia, Gaetano Armao, che con Roma è impegnato in una interlocuzione su questi temi, si farà portavoce della richiesta che il governatore condenserà in una nota ufficiale. Dal ministero dell’Economia, il governo Musumeci ha già ottenuto l’assicurazione di trovare una soluzione definitiva alla crisi degli enti entro il prossimo 30 settembre, ma il precipitare della situazione impone di accelerare i tempi affinché all’Isola possa essere riservato lo stesso trattamento delle altre regioni d’Italia dove i bilanci delle ex Province godono di un ristoro significativo da parte dello Stato. Leggi la versione integrale dell’articolo su Gazzetta del Sud – edizione Messina in edicola oggi.