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Medico aggredito al Mandalari di Messina, l'ordine: servono più tutele

Proseguono i gravi episodi di violenza nei confronti dei medici e stavolta tocca alla città di Messina dove nel presidio di Continuità assistenziale (ex Guardia Medica) al Mandalari, una dottoressa è stata aggredita da un utente che ha scaraventato in aria e divelto l’arredamento della stanza mettendo seriamente a rischio la sua incolumità.

L'Ordine dei Medici, presieduto da Giacomo Caudo, in stretta collaborazione con l’Asp di Messina, rappresentata dal commissario straordinario Paolo La Paglia, stigmatizza questo fenomeno preoccupante e ormai dilagante: per l’ennesima volta il peggio è stato evitato grazie all’intervento di alcuni operatori del 118, che condividono i medesimi locali, sono riusciti a neutralizzare l’aggressore; ma non è accettabile continuare a dover sperare nella divina provvidenza o nella vicinanza di qualcuno; i medici si sentono lasciati «soli» e sono sempre più scoraggiati e impauriti, specialmente i camici rosa.

"E' assolutamente necessario - sottolinea Caudo - rendere concrete tutte le azioni e strategie, sia a livello nazionale che locale, che già il nostro Ordine, in stretta collaborazione con l’Asp di Messina, intende individuare per tutelare la classe medica, specie chi è dedito al pronto intervento, al soccorso e comunque al rapporto diretto con pazienti sconosciuti, possibili aggressori. Inoltre, come già fatto per altri casi, l’Ordine si costituirà parte civile se necessario per difendere la collega vittima di violenza».

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