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Migranti della Sea Watch a Messina, De Luca: "Città meno adatta ad ospitarli, spero restino poco"

La nave Sea Watch ormeggiata al porto di Catania

Si apre un altro caso politico a Palazzo Zanca. E ad accendere la miccia sono le dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Messina, Cateno De Luca ad alcune agenzie di stampa relativamente allo sbarco dei migranti della “Sea Watch” e alla decisione di destinare 32 di questi profughi in città.

De Luca, in sintesi, ad “Adn Kronos”, ha detto che si tratta «di una decisione che rispetto in quanto rappresentante delle istituzioni, ma che non condivido. Spero che rimangano il meno possibile perché Messina è la città meno adatta ad ospitarli».

E il sindaco fornisce anche la propria spiegazione: «La città è una polveriera per via dell’emergenza baracche, portarli qui è gettare benzina sul fuoco».

Durissima la reazione del capogruppo del Pd Gaetano Gennaro: «Cercare a tutti i costi di mettere in concorrenza lo stato di necessità umanitaria dei migranti, sbarcati momentaneamente nel nostro porto dopo settimane di attesa e di sofferenza, con l’atavica condizione di disagio vissuta dai messinesi che si trovano in baracca è una vera e propria bassezza politica».

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