Non solo il blocco di tutte le attività e degli stipendi. “La prossima mossa sarà un’ordinanza con cui vi proibirò di entrare a Palazzo dei Leoni”, ha annunciato il sindaco metropolitano Cateno De Luca, intervenuto all’affollata assemblea dei dipendenti dell’ex Provincia, convocata dai sindacati dopo il provvedimento choc di ieri con cui De Luca, di fatto, ha “chiuso per fallimento” la Città metropolitana. “Ho deciso di cambiare strategia - ha detto De Luca - dopo l’ultima riunione dell’Anci in cui ancora si parlava di prospettive delle città metropolitane. C’è poco da fare, ci vuole una deroga al Tuel che consente di approvare bilanci in disavanzo tecnico. Noi non abbiamo debiti perché il nostro debitore è lo Stato, quindi anche col dissesto non risolveremmo nulla. Non c’è altra via d’uscita che prendere di petto la questione. Oggi a Roma c’è stata una riunione in cui si è parlato della situazione siciliana e del caso Messina. È stato stabilito stamattina che sarà convocata la prossima settimana una riunione tra noi, la Regione e rappresentanti del ministero. Io quello che potevo tagliare l’ho tagliato, attirandomi anche attacchi. Tutto ciò che non era obbligatorio lo abbiamo razionalizzato, quindi io non temo alcuna critica al confronto con le parti”. Poi l’affondo finale: “È stata una grande puttanata lo scioglimento delle Province, è stata una grande puttanata quanto fatto da Crocetta. Volevamo tagliare i costi della politica? Ora ce li stiamo ritrovando tutti. Se qualcuno deve chiudere la Città metropolitana, la chiudo io. Mi ci barrico dentro e vediamo che succede”. I sindacati però continuano a rivendicare risposte sul pagamento degli stipendi, un problema che tiene in apprensione gli oltre 800 dipendenti di Palazzo dei Leoni.