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Cartelle pazze dell'Imu a Messina: infuria la polemica politica

Palazzo Zanca, sede del Comune di Messina

Infuria la polemica politica sulle cartelle pazze dell'Imu 2013 a Messina. Un botta e risposta è ieri tra il sindaco, Cateno De Luca, e il presidente della Commissione Bilancio Libero Gioveni che ha paventato nei giorni scorsi il rischio di danno erariale.

Come si legge su un articolo di Lucio D'Amico sulla Gazzetta del Sud in edicola oggi per De Luca "le cartelle pazze Imu 2013 sono il frutto della inesistenza di una Banca dati unica del contribuente" e "chi parla di danno erariale, per i costi delle notifiche delle cartelle errate, dimostra di non conoscere la materia e di aver omesso di denunciare che il danno erariale si è sicuramente avuto negli anni precedenti per la mancata notifica delle cartelle, con la consequenziale prescrizione dei tributi e danni per oltre 5 milioni di euro all’anno".

Immediata la replica di Gioveni: "Quando il sottoscritto parlò per la prima volta di “cartella unica dei tributi”, De Luca governava ancora il “paese dei balocchi”. Il 21 ottobre 2015 il Consiglio, proprio su un mio ordine del giorno, approvò un atto di indirizzo col quale non solo si chiese all'Amministrazione di creare, appunto, una cartella unica dei tributi, ma di avviarne anche un servizio telematico, gestendo direttamente da casa davanti a un Pc e senza dover fare più file agli sportelli, le proprie posizioni su Tari, ex Tares e Tarsu, Imu, ex Tasi, accedere alle informazioni e ai dati catastali, gestire i canoni di locazione degli immobili e anche le bollette Amam".

Un approfondimento sulla Gazzetta del Sud in edicola

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