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Decreto sicurezza, mozione per "disobbedire" presentata in Consiglio a Messina

Una mozione consiliare per chiedere all’amministrazione De Luca di seguire l’esempio dei colleghi di Palermo, Napoli e altri comuni italiani: “disobbedire” al decreto sicurezza targato Salvini. È stata presentata stamattina a Palazzo Zanca da Alessandro Russo di LiberaMe e sottoscritta dai consiglieri di area Pd Felice Calabrò, Massimo Rizzo, Antonella Russo, Gaetano Gennaro, Libero Gioveni, Claudio Cardile, Biagio Bonfiglio.

“Si chiede all'Amministrazione di dare immediato mandato al dirigente del Servizio Anagrafe di approfondire gli aspetti di presunta incostituzionalità delle previsioni dell'art. 13 del D.L. 113/2018 (convertito con L. 132/2018), segnatamente per la parte relativa alle iscrizioni anagrafiche di soggetti stranieri presenti regolarmente in Italia che verrebbero dall'oggi al domani privati di diritti individuali inviolabili sanciti dal nostro ordinamento costituzionale. Si chiede altresì, nelle more che tale analisi di tenuta giuridico-costituzionale venga eseguita, di valutare la sospensione del divieto di iscrizione anagrafica nel Comune di Messina onde cautelativamente tutelare i diritti costituzionali riconosciuti ai migranti e agli stranieri".

"Da Antigone e Creonte fino alle gravi violazioni dei diritti umani conosciuti nella Seconda Guerra Mondiale - spiega Russo - la legge non dovrebbe valicare i diritti umani che sono naturalmente inscritti nei codici innati dell'individuo, di tutti gli individui senza distinzione di razza, sesso, colori e inclinazioni: chiediamo che il Comune di Messina si distingua per la prudenza e la sua storica tradizione di inclusione e di tolleranza”.

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