I sospetti emersi nell'ultima seduta del Consiglio comunale erano fondati, il Comune di Barcellona avrebbe aggirato i divieti del Piano di riequilibrio per finanziare, senza le opportune variazioni di bilancio, le luminarie con i fondi destinati ai progetti di “democrazia partecipata”.
Parte dei fondi destinati al bilancio partecipato, infatti, risultano utilizzati per sostenere le spese voluttuarie, come le luminarie a carico delle casse comunali.
E, infatti, come si legge nella determina del dirigente del settimo Settore ingegner Carmelo Perdichizzi, lo stesso ha agito in forza di una “direttiva” dello scorso 18 dicembre con la quale – si legge -, “in esecuzione delle proposte avanzate dai corpi sociali del territorio comunale a seguito di apposito avviso pubblico approntato nel quadro del percorso di democrazia partecipata”, l'assessore ai Grandi eventi Nino Munafò ha dato mandato allo stesso dirigente di predisporre gli atti necessari al fine di provvedere “tempestivamente alla realizzazione di interventi di abbellimento e valorizzazione di spazi ed aree pubbliche del tessuto urbano, anche attraverso l'installazione di impianti luminosi, avuto riguardo alle imminenti festività natalizie e di fine anno».
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