Il 34 per cento di raccolta differenziata entro il 24 febbraio 2019 e il 65 per cento entro il 31 luglio. Ci si gioca tutto, con queste due date, inserite nel Piano industriale e nel Piano finanziario e condivise da Amministrazione e organizzazioni sindacali. Ora davvero non ci sono alternative per Messina Servizi e per la città: o si imprime una svolta, portando i livelli della differenziata al pari di quelli delle altre città, rispettando gli obblighi di legge, oppure le conseguenze saranno sempre più negative per i cittadini – sulle cui spalle si abbatteranno ulteriori insopportabili costi – e per qualità dei servizi offerti. È questo uno degli impegni assunti al termine dell’ennesimo lungo confronto tra il sindaco De Luca, i vertici della società che gestisce il settore dei rifiuti e i sindacati. Una riunione, quella di ieri mattina, che ha fatto seguito a poche ore di distanza dall’altro incontro avente per oggetto il futuro della Messina Social City, con la scelta di prorogare i servizi sociali in scadenza il 31 dicembre al 28 febbraio 2019. È una scommessa come tante altre inserite nei due Piani della società di cui il sindaco De Luca sembra, comunque, aver deciso la sorte, avendo come obiettivo finale la privatizzazione del servizio. Leggi l’articolo completo su Gazzetta del Sud – edizione Messina in edicola oggi.