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Stretto di Messina, sulla vertenza Liberty Lines la società prende ancora tempo

Aliscafo Liberty Lines

Il ministero dei Trasporti, qualche giorno fa, aveva lanciato una ciambella di salvataggio a buona parte dei marittimi di Liberty Lines dichiarati in esubero dopo il passaggio dell’appalto dei collegamenti veloci sulla tratta Messina-Reggio a Bluferries. Ma la società trapanese ancora non l’ha afferrata.

Ieri, infatti, nella sede del Servizio XVIII Centro per l’impiego di Trapani, assessorato regionale del Lavoro, si è consumato un altro passaggio interlocutorio dell’ormai estenuante vertenza che vede alla finestra 72 unità di personale. In buona sostanza, Felice Crescente, dirigente del Servizio, ha chiesto al responsabile delle relazioni industriali di Liberty Lines, il ragioniere Giuseppe Coccia, di fornire l’elenco completo dei 72 lavoratori interessati dalla procedura collettiva di licenziamento avanzata dall’azienda alla fine dello scorso mese di settembre. Nominativi che sarebbero serviti per le opportune verifiche.

Eppure, la controparte ha preso tempo, riferendo che il consiglio d’amministrazione della compagnia di navigazione dovrà decidere sull’offerta proposta da Rete ferroviaria italiana al tavolo ministeriale e relativa al noleggio di due mezzi navali a scafo armato, comprensivi di equipaggi a Messina, con l’utilizzo di non meno di 45 marittimi.

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