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Messina, precari ex Provincia sul piede di guerra: a rischio le proroghe dei contratti

Palazzo dei Leoni, sede della Città Metropolitana di Messina

La FP CGIL è pronta a proclamare lo stato d'agitazione. E' questo il risultato dell'incontro avvenuto questa mattina tra i sindacati, il segretario generale della Città Metropolitana Maria Angela Caponnetto, la dirigente delle risorse umane Annamaria Tripodo, che hanno specificato come la situazione finanziaria dell’ente impedisce, ad oggi, la proroga dei rapporti di lavoro dei dipendenti precari

«La notizia – affermano il segretario generale della FP CGIL, Francesco Fucile, e gli Rsu Tiziana Ruggeri, Roberto Lombardo, Daniela Carnazza, Franca Allia - ha inevitabilmente gettato nel panico i lavoratori precari, i quali, dopo la promessa di proroga fatta circa un mese fa dal sindaco metropolitano De Luca, hanno visto deluse le loro aspettative».

Secondo quanto spiegato dalle due funzionarie, il motivo dello stop alla proroga «deriva dalla disastrosa condizione finanziaria in cui versa l’ente – continuano i rappresentanti sindacali – per cui è stata richiesto un parere all’Assessorato regionale alle Autonomie locali che ad oggi, a parte alcune interlocuzioni ufficiose, non ha ancora fornito alcuna risposta ufficiale». Il tempo però stringe e tra i precari cresce la concreta preoccupazione che il posto di lavoro non venga garantito.

«Il tema sta diventando caldissimo – afferma la FP CGIL - , nel più breve tempo possibile verrà convocata un’assemblea con i lavoratori e verrà proclamato lo stato di agitazione, è inaccettabile pensare che le proroghe vengano bloccate, soprattutto dopo le rassicurazioni fornite da De Luca».

Qualche risposta in più potrebbe forse arrivare dalla convocazione in 5^ Commissione Ars fissata per domani, in cui si discuterà del Comune di Milazzo, caso emblematico fra quelli degli enti dissestati: «La situazione della Città Metropolitana tuttavia – concludono Fucile, Ruggeri, Lombardo, Carnazza e Allia – è ancor più specifico ed ecco perché, sin da subito, e senza aspettare oltre, è necessario mettere in sicurezza i lavoratori rispetto ad un’azione del governo regionale di assoluto silenzio ed inerzia. Diversamente, proprio alla luce della specificità della loro situazione, i precari della Città Metropolitana rischiano di rimanere al palo».

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