Una linea chiara verso una sinistra autonoma, aperta, alternativa. Da Messina il coordinatore nazionale di Articolo Uno, Roberto Speranza analizza gli scenari politici nazionali e traccia un quadro delle strategie che intende portare avanti Mdp.
«Recentemente si è votato in Germania, Brasile e Stati Uniti, tornate che hanno affermato il crollo di partiti storici e ci hanno detto che dobbiamo fare definitamente i conti con un nuovo modello di destra che avanza, non quello della libertà ma una più insidiosa che prova a parlare agli sconfitti della globalizzazione, ai delusi ed è in grado di interpretare gli stati d'animo per dare risposte – ha spiegato -. È la prova che il governo gialloverde non è un'isola dispersa ma sta dentro un mondo. Eppure la Lega è arrivata terza in Italia, ha vinto dopo anche per colpe di altri».
Ma si guarda avanti. La missione è «disarticolare il blocco attuale di governo, fare emergere le contraddizioni interne di un Esecutivo che è sempre più di destra, in cui Di Maio fa lo zerbino di Salvini». Speranza è drastico nel giudizio: «La legge di bilancio non ci convince, non ha in testa la ripartenza del Paese ma guarda solo agli interessi elettorali».
E disegna in tre punti il ruolo che secondo Articolo Uno deve assumere lo Stato: «Occorrono investimenti a partire dalla messa in sicurezza del territorio, poi eguaglianza su temi come la sanità pubblica, progressività fiscale nel segno del paga di più chi più ha, cioè il contrario della flat tax». E forti critiche anche rivolte al Pd, partito che «ha esaurito la propria funzione storica», in quanto figlio di «una stagione superata». Articolo Uno, invece, «deve guardare alle forze più vicine all'interno del Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, senza però vendere identità e natura politica».
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia