L’Atm è stata messa in liquidazione. Un’altra partecipata del Comune destinata dunque alla chiusura. Il voto qualificato di 23 consiglieri, all’unanimità dei presenti, ha portato alla decisione dell’aula. La proposta arrivava dalla Giunta comunale. Occorrevano 21 voti favorevoli su 32 e per arrivare al quorum sono stati determinanti anche i “sì” di due consiglieri del gruppo M5S e dello stesso presidente dell’Aula, che per consuetudine si astiene. “Non ci siamo spaccati su questa decisione - dice il capogruppo dei pentastellati Andrea Argento, per spiegare il voto favorevole di due soli consiglieri su sette - Non volevamo essere additati come coloro che vogliono lo sfascio della città. Ma non saremo noi a bocciare il piano di Riequilibrio ma la Corte dei Conti. E’ stata una decisione soffertissima, ma ora non c’è più bisogno di noi”. E subito dopo lasciano tutti l’aula. Poco dopo la messa in liquidazione della Atm, azienda speciale del Comune, è stata votata anche la costituzione della nuova Atm, società per azione e anche lo schema del nuovo contratto di servizio. Sarà però la società liquidata a gestire nell’immediato il servizio di trasporto pubblico, che non dovrebbe subire alcun tipo di variazione. La gestione ordinaria sarà garantita da una commissione di tre membri nominata dal socio.