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Congresso Cgil di Messina, Mastroeni attacca De Luca: "Liquidare Atm è un'assurdità"

Giovanni Mastroeni

Dalla politica europea a quella locale. Il settimo congresso della Cgil di Messina è stato l’occasione per affrontare diversi temi caldi del momento come le prossime elezioni europee con l’invito del segretario generale Giovanni Mastroeni a spingere nei prossimi quattro mesi verso una forza politica di sinistra che torni a guardare alle esigenze dei lavoratori e dei più deboli e si contrapponga fermamente ai dilaganti populismi, ai nazionalismi e all’antieuropeismo.

Sul piano nazionale, invece, il sindacato auspica una maggiore attenzione del governo giallo-verde nei confronti del Mezzogiorno con L’accoglimento delle proposte del “Laboratorio Sud”. A proposito della situazione regionale e delle azioni del Governo Musumeci, Mastroeni ha annunciato che se non ci saranno risposte importanti su temi come occupazione, giovani, sostegno alle industrie e sul sistema rifiuti, si arriverà a un momento di mobilitazione importante.

Infine, sul piano messinese Mastroeni ha chiesto un intervento importante della politica per far seguire i fatti agli annunci sul l’istituzione della sedicesima Autorità di Sistema. Rispetto alle tensioni col sindaco De Luca e alla mancata sottoscrizione del Salva Messina, Mastroeni ha commentato “È la prima volta che un sindaco utilizza nei confronti di un sindacato determinate parole definendoci “marciume sociale”... È la prima volta che un sindaco non viene invitato al nostro congresso. Noi non siamo d’accordo con la strategia dei tagli prevista dal Salva Messina e abbiamo già potuto appurare come le prime azioni di De Luca, ad esempio sull’ATM, siano state fallimentari e l’ultima assurdità è la messa in liquidazione della municipalizzata”.

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