Se ne va con l’amaro in bocca, Claudio Cipollini. Il manager lascia l’Amam, dove ha ricoperto (e ricoprirà probabilmente per un altro paio di mesi) il ruolo di direttore generale, «per motivi esclusivamente personali e di famiglia». Eppure il suo addio, «comunicato al sindaco alle 10 del mattino del 20 agosto», viene condito da un caso che lo stesso Cipollini prova a smontare: un doppio incarico contemporaneo, dg dell’Amam a Messina e consulente del Sistema Camerale Servizi Roma.
Un caso emerso proprio in questi giorni, ma che per Cipollini non ha ragione di esistere: «L’incarico a Roma è partito il primo marzo scorso, ma da allora ho svolto non più di 10-12 giorni. E l’incarico prevede indennizzi correlati alle effettive giornale lavorative. Non sono mai stato part-time all’Amam, anzi».
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