Quindici mesi senza ecopass sono diventati troppi. I messinesi non lo pagavano per fare avanti e indietro nello Stretto, ma i soldi incassati da palazzo Zanca facevano un gran comodo per tappare qualche buco, è proprio il caso di dire, nel bilancio e nelle strade cittadine. Adesso il Comune prova a reintrodurlo dopo il clamoroso stop di giugno 2017 quando il Tar di Catania (confermato a marzo scorso dal Consiglio di giustizia amministrativa) lo bocciò, per un vizio formale, e non certo sostanziale. La versione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione della Gazzetta del Sud - edizione di Messina.