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I quindici giorni che
hanno ribaltato... le urne

I quindici giorni che hanno ribaltato... le urne

Al primo turno del 10 giugno Dino Bramanti vinse in 195 sezioni su 254, Cateno De Luca si fermò ad appena 39, solo briciole per Antonio Saitta (19) e Renato Accorinti (7). Quattordici giorni dopo, il mondo si è ribaltato: nell’uno contro uno De Luca ha vinto in 248 sezioni su 254. E tra le 6 rimaste a Bramanti, ci sono due seggi speciali, quello del Piemonte e quello dell’Ortopedico di Ganzirri. Buoni solo per le statistiche, insomma.

Qualcosa di molto simile ad un cappotto, che nell’analisi sezione per sezione dipinge un quadro che va oltre ciò a cui spesso si assiste tra primo e secondo turno, quando storicamente il candidato sindaco favorito o comunque arrivato primo, poi finisce per perdere. C’è un altro dato che colpisce: De Luca ha guadagnato voti in tutte le 254 sezioni, rispetto al primo turno; Bramanti in 235 ha perso voti, in due ha ottenuto lo stesso bottino, solo in 17 ha guadagnato. Ma manciate di voti. E anche dove è successo, non c’è stata partita: ad esempio nella sezione 108, scuola Tommaseo, quella in cui Bramanti è andato meglio rispetto al primo turno crescendo di 29 preferenze, De Luca ne ha ottenute 72 in più rispetto a due settimane prima. La sezione in cui il divario è stato più consistente, nell’incrocio coi dati del primo turno, è la numero 41, a Minissale: De Luca qui ha conquistato 385 voti, ben 211 in più del 10 giugno, mentre Bramanti ne ha presi 149, 108 in meno. Una sezione simbolo, per certi versi, che rende palese la differenze tra le due tornate. Ma cosa può essere successo? Questa è una delle sezioni con la maggiore differenza di votanti: al primo turno i voti validi erano 860, al secondo 326 in meno. Inoltre, il 10 giugno in questa sezione erano andati forte sia il candidato del Movimento 5 Stelle Gaetano Sciacca (140) che quello del centrosinistra Antonio Saitta (120). Questo non significa necessariamente che l’elettorato di centrosinistra e quello pentastellato si siano dirottati su De Luca. Ma almeno una parte sì.

Discorso simile vale per altre sezioni. Prendiamo la sezione 32, Zafferia: qui Bramanti ha perso poco, 27 voti rispetto al primo turno. De Luca, invece, ne ha presi 175 in più. In una sezione che al primo turno aveva visto trionfare Saitta con 184 preferenze. Qui una “virata” da sinistra appare piuttosto evidente. Così come lo è stata nella sezione 25, a Santa Margherita, anche questa vinta da Saitta al primo turno, anche questa con una “plusvalenza” di voti enorme per De Luca: 209 in più rispetto al 10 giugno. In un’altra sezione, la 49, a Santa Lucia sopra Contesse, più che il dato di De Luca (+109) spicca quello di Bramanti: ben 126 voti in meno, la perdita maggiore. Qui il centrodestra al primo turno aveva tenuto. Con alcuni consiglieri che avevano spiccato (come Ugo Zante, gruppo Calderone, di Forza Italia). Al secondo un crollo verticale.

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