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Un voto in fondo costa poco, ecco un “buono” da 10 euro!

Un voto in fondo costa poco, ecco un “buono” da 10 euro!

«Uno dei cari vecchi metodi per trovare voti in città». Emilia Barrile lancia la “bomba” di giornata sulla sua pagina Facebook: «Ricevo questa immagine di un “buono benzina” e mi sembra giusto pubblicarla. Mi appello ai messinesi – prosegue la presidente del Consiglio comunale –, votate con coscienza. Per chi volete, ma con coscienza. Non saranno venti o trenta chilometri o un pieno alla macchina a fare la differenza nelle vostre vite. Pensiamo al futuro di Messina».

L’immagine non è delle migliori: si legge il riferimento a una stazione di servizio, la data (24 maggio 2018), l’importo del “buono benzina” di 10 euro. La candidata sindaco di “Leali-Progetto per Messina” non svela ovviamente la fonta né dice di conoscere il nome di eventuali altri concorrenti, per la sindacatura o per il Consiglio comunale o per le Circoscrizioni, che stanno facendo ricorso a «uno dei vecchi cari metodi» per estorcere il consenso degli elettori. Il “buono benzina”, infatti, è l’immagine classica del “voto di scambio”, insieme con quella dei pacchi di pasta, per non salire poi di livello, con regalie varie, fino a elettrodomestici e telefonini, andando ancora più in alto con promesse di assunzioni o di alloggi popolari.

Una valanga di commenti accompagna la denuncia della Barrile. «Sono indignato, ancora il vecchio metodo, vedrete che ora torneranno anche le buste alimentari». «Il lupo perde il pelo ma non il vizio». «Vergogna». «Senza ritegno». «Oltre a pubblicare la foto, presidente, dovrebbe recarsi immediatamente in Procura». «Ritorna la vecchia politica quando ha paura». Poi, però c’è anche chi attacca la presidente del Consiglio: «Emilia ricordati che anche tu prima andavi casa per casa...». Un’accusa che la diretta interessata respinge, come ha più volte ribadito quando le sono stati rinfacciati metodi “clientelari”: «Un conto è venire incontro alle esigenze della gente e io sono sempre stata vicina alle fasce più deboli, perché vengo dal popolo, un conto è acquistare i voti con i “buoni benzina”».(l.d.)

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