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Sciacca e lo “scippo” dell’assessore: «Politica malata»

Sciacca e lo “scippo” dell’assessore: «Politica malata»

In primissima battuta Gaetano Sciacca, il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, non ha voluto riservare molte parole al clamoroso addio-lampo di uno dei suoi assessori designati. La presidente dell’associazione “Gli Invisibili”, Cristina Puglisi Rossitto, che praticamente il giorno dopo la designazione ha fatto le valige e si è “trasferita” in un altro partito, Forza Italia. Aderendo a «idee e programmi» del gruppo che fa riferimento al deputato regionale barcellonese Tommaso Calderone.

Ieri, però, Sciacca è tornato su uno di quei colpi di scena che non si vedono così spesso a campagna elettorale in corso. E lo ha fatto con toni duri. «Assistiamo ancora una volta a un episodio becero – ha commentato a mente fredda –, figlio di un modo malato di intendere la politica. L’ennesima dimostrazione di quanto, per molti, gli interessi personali siano molto più importanti della propria integrità morale. È un fatto che se da un lato ci lascia amareggiati, dall’altro ci rende ancora più forti. Noi non facciamo giochetti e non prendiamo in giro gli elettori per il nostro tornaconto, perché abbiamo estremo rispetto della politica e soprattutto dei cittadini. Sia con Cristina Rossitto che con altri esponenti politici – ha proseguito – avevamo intrapreso un percorso di dialogo, nella massima trasparenza. Purtroppo, il rigore che contraddistingue il nostro progetto politico non è un valore condiviso da tutti. In una città che per decenni è stata alla mercé di inciuci, voti di scambio e interessi sporchi, ancora una volta siamo costretti, nostro malgrado, ad assistere a virate improvvise e cambi di casacca che mortificano l’intelligenza degli elettori".

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