Messina

Martedì 30 Aprile 2024

Bramanti: i partiti
non mi condizionano

Bramanti: i partiti non mi condizionano

Incassato l’appoggio di ben dieci liste, il professore Bramanti adesso si prepara alla fase calda della campagna. Vuole riparlare con la Lega per rendere l’appoggio più convinto e concreto ed è anche pronto a restituire, ma in altri contesti, ai partiti quello che nella Giunta designata non ha dato.

Ad “Oltre il Tg”, la trasmissione di Rtp dedicata alle elezioni ammnistrative, ieri condotta da Rosario Pasciuto e con Lucio D’Amico e Emanuele Rigano di Gazzetta del Sud, Dino Bramanti è apparso sicuro ma non spavaldo, propositivo senza fantasticare anche se di molte iniziative resta l’incognita dei fondi.

Il Comune può diventare efficiente come l’Irccs? Gli ha chiesto Pasciuto per rompere subito il ghiaccio. «È un modello al quale vorrei avvicinarmi – ha risposto il candidato del Centrodestra ed ex direttore scientifico del Neurolesi-Piemonte – non sovrapponibile ma le due strutture possono somigliare. Sul recupero di fondi, ad esempio Palazzo Zanca è facilitato perché non ha competitor nei bandi europei, i fondi per gli enti locali sono assegnati vanno solo fatti bene i progetti». Nel suo programma, scritto a più mani con altri tecnici della squadra, Bramanti prevede tre team per intercettare i finanziamenti, fare il progetto e poi la realizzarli. E persino un “Ufficio Complicazioni” che si attiva quando una pratica resta troppo ferma e si accumula ritardo. «La stanza del sindaco sarà assegnata ad un gruppo di giovani laureati – dice, battezzando questo atto come il primo del suo possibile mandato – che lavoreranno, con incarico a progetto per 3 anni, solo per cercare finanziamenti per nuove iniziative».

Nello stesso giorno in cui sono state presentate tutte e 10 le liste, quelle civiche e quelle di bandiera, a supporto della sua candidatura sono arrivati i primi nomi della squadra di assessori. Un architetto, un vicequestore, una mamma coraggio poliziotta e un professore-avvocato. «Ve lo avevo detto che avrei fatto una squadra senza condizionamenti dai partiti – ha detto – nessuna sudditanza come invece, si ipotizzava. I politici hanno condiviso le nostre proposte e noi faremo la stessa cosa con loro, ma in altri ruoli e contesti». Sulla mobilità, il focus finisce presto sul tram. «Per togliere la cesura fra la città ed il mare – propone Bramanti – lo farei leggero, riadattando i binari e senza barriere. Alla Rada S. Francesco solo un grande porto turistico». Il tema dei Quartieri è innovativo. «Come a Roma vorrei trasformarli in Municipi e ne ho già parlato con il governatore Musumeci che ho invitato a visitare rioni come Aldisio, Santa Lucia o Fondo Fucile, dove spesso le chiese si sostituiscono al Comune in tema di accoglienza. Subito occorre garantire vigilanza, igiene, supporto e copertura sanitaria per non chiamarle più periferie – e poi nell’appello finale –, ho lasciato la mia attività per riuscire a fare anche questo».

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