...A Miccichè non piace il termine bagarre riferito a quanto accade nel centrodestra. Me è innegabile che il centrodestra si avvicini alle amministrative in modo tutt'altro che compatto. Con un ex capogruppo consiliare di Forza Italia ed il presidente del consiglio comunale che hanno deciso di correre da soli per la stessa poltrona per la quale la coalizione di centrodestra ha scelto il prof. Dino Bramanti...(Miccichè). Ad Emilia Barrile non è affatto piaciuto quando affermato dal commissario regionale di Forza Italia nel tentativo di minimizzare le difficoltà cui la coalizione di centrodestra sta andando incontro. La Barrile ringrazia il presidente dell'Ars per l'apprezzamento espresso nei suoi confronti ma respinge con fermezza la richiesta di ritirare la sua candidatura a sindaco di Messina e rientrare nei ranghi. Ma Emilia Barrile, nella sua nota diffusa ieri a tarda sera, non si limita a questo e non perde l'occasione per esprimere il suo dissenso verso un gruppo politico che non le appartiene più. “Sei persone, tra deputati ed ex deputati, chiuse in una sala d’albergo non rappresentano un vertice di partito” si legge nel documento della Barrile che nel centrodestra era transitata dal Pd, seguendo il leader Francantonio Genovese. Ma evidentemente, tanto le regionali di novembre, quanto le politiche di marzo hanno lasciato il segno facendole scegliere non solo di candidarsi ma anche di lasciare Forza Italia. Insomma, la risposta al commissario Miccichè, libera il campo da ogni ripensamento che da qualche parte si ipotizzava ancora possibile. Anzi, a questo punto, appare probabile, in un eventuale ballottaggio, che la Barrile, qualora non dovesse essere tra i due contendenti, possa decidere un clamoroso ritorno alle origini.
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