Sarà una settimana decisiva per avere un quadro più chiaro sul peso degli schieramenti in campo nella corsa a Palazzo Zanca. Più si avvicina il termine di presentazione delle oltre 30 liste annunciate, più si ragiona sulla circostanza che, inevitabilmente, potrebbero essere davvero poche quelle che supereranno lo sbarramento del 5%. Tra chi non dovrebbe avere problemi ad occupare almeno uno scranno dell’aula consiliare ci sono senza dubbio le liste di Forza Italia, la prima lista del Pd e probabilmente quella di Sicilia Futura, tre realtà traboccanti di consiglieri uscenti, dove i nomi alla prima esperienza elettorale si contano davvero sulle dita di una mano.
E così nel centro-destra, ad esempio, il drappello di 12 liste annunciate a sostegno di Dino Bramanti, sembra sul punto di accorciarsi. Il simbolo “Diventerà bellissima” (soprattutto alla luce dei rapporti “vantati” tra Bramanti e il Governo regionale) difficilmente non sarà della partita, mentre ancora non hanno trovato piena definizione le liste di “Fratelli d’Italia” e “Lega”. A quanto pare, poi, dovrebbero confluire in un’unica lista i candidati prestati alla causa del centro-destra dal presidente dell’Ordine dei commercialisti Enrico Spicuzza e dal presidente dell’Ordine degli architetti Pino Falzea (col gruppo Capitale Messina).
Il weekend sarà decisivo per avere la certezza, ma i nomi dei candidati al Consiglio che “circolano” in quest’area sono ormai quasi certi e sono quelli dei commercialisti Carlo Vaccarini, Gregorio Lo Giudice, Grazia Pellegrino e Stello Runci. Di questo gruppo dovrebbe far parte anche il bancario Roberto Cucè, ma anche medici, infermieri, biologi e, appunto, architetti e ingegneri. Sul versante del centro-sinistra a fare compagnia alle corazzate della lista Picciolo e della prima lista del Pd, sarà certamente quella degli “universitari”. A quanto pare è stata messa da parte l’ipotesi di denominarla “Per Messina” (per evitare la confusione con altre liste in campo) e la scelta adesso potrebbe virare sulla sigla “LiberaMe”. Oltre gli ex consiglieri Giorgio Muscolino e Nello Pergolizzi, a farne parte potrebbero essere anche l’ex consigliere provinciale Nino Previti, l’avvocato Massimo Rizzo e Giuseppe Galipò. Tra i 32 candidati dovrebbero esserci anche tanti giovani brillanti che ruotano attorno al mondo accademico, come ad esempio Diego Buda, Carlo Giannetto ed Emilio Minniti. Viste anche le tante candidature “vergini” è difficile però stabilire se la lista messa a punto dai deputati Navarra e De Domenico riuscirà ad avere lo stesso calibro delle due “sorelle”. Sicuramente le ambizioni sono elevate. A riservare sorprese è il “solito” Cateno De Luca che, all’interno della sua lista “De Luca-Sindaco di Messina”, ha scelto di pescare anche nel mondo della comunicazione e ha voluto a fianco a sé l’editore Armando Siciliano, il giornalista Gianfranco Pensavalli, il fotografo Francesco Saya, ma anche l’avvocato Vittoria Merlo, Giuseppe Patriciello, impiegato vicino al mondo degli animalisti e l’informatrice scientifica Floriana Giudice. Quasi un rebus è invece la candidatura della dell’esperta in finanziamenti europei Nancy De Leo, “contesa” da Cateno De Luca e Nino Germanà.
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