Manca meno di un mese alla presentazione delle liste. E quella che comincia oggi potrebbe essere una settimana cruciale per la definizione di tutte le formazioni che scenderanno in campo a sostegno dei candidati alla sindacatura per le Amministrative del prossimo 10 giugno. Intanto, la prima novità dovrebbe arrivare dalla piattaforma Rousseau del movimento Cinque Stelle: la “cabina di regia” pentastellata dovrebbe dare il via libera, forse oggi stesso, alla candidatura – ufficiosa da alcune settimane e ancora non ufficializzata – dell’ing. Gaetano Sciacca.
La seconda novità riguarda un altro dei possibili aspiranti sindaci: l’architetto Nino Principato. «Nino Principato sarebbe l’unico vero sindaco capace di amare Messina». Il movimento Liberi e Forti dovrebbe ufficializzare a inizio settimana la candidatura dello storico locale, funzionario comunale da poche settimane in pensione. «Siamo lusingati – scrivono i rappresentanti del movimento civico coordinato dal prof. Enzo Caruso – che la Gazzetta riservi ai Liberi e Forti per Messina la sua attenzione. Per noi conta ciò che siamo e ciò che abbiamo fatto. Non sappiamo ancora se scenderremo in campo, ma certamente il movimento rappresenterebbe il Terzo Polo di opinione, dopo Cambiamo Messina dal basso e i 5Stelle. Ancora di più, siamo consapevoli che Nino Principato sia, tra i candidati attuali, l’unico vero sindaco che ama Messina e che certamente si farebbe immolare per la sua città. Chi oserebbe, con lui sindaco, far del male a Messina e ai messinesi? Chi potrebbe calpestare la dignità della città e dei suoi abitanti. Con lui sindaco e il movimento al suo fianco, ritroveremmo la “città giardino”, ridaremmo dignità a una città amorfa, convergeremmo su turismo e cultura per ripopolare Messina e puntare su un esaltante sviluppo economico con grane ricaduta occupazionale».
La terza novità potrebbe arrivare dal Centrodestra: si fa sempre più diffusa la voce di un possibile, imminente accordo tra la lista di Nino Germanà e “Missione Messina” di Daniele Santi Zuccarello.
Nel frattempo, i candidati dei vari schieramenti stanno definendo anche parte della propria squadra di governo. Antonio Saitta e Maria Flavia Timbro, dopo aver compattato intorno ai loro nomi la coalizione di Centrosinistra, cercando di espandere i consensi anche al di fuori del proprio schieramento e in queste ore sarebbero in corso contatti con esponenti e rappresentanti del mondo dell’associazionismo e dell’impegno civico e sociale. Dino Bramanti, il candidato del Centrodestra, da parte sua, punta tutto sulle «professionalità di alto profilo» e sul coinvolgimento diretto di uno o più rappresentanti di quel Forum dei giovani “battezzato” ufficialmente nella convention di sabato mattina alla sala Sinopoli del Teatro.
Si registrano adesioni anche al movimento “Leali” di Emilia Barrile (Peppe Chiarella, candidato al Consiglio, dovrebbe essere certamente uno degli assessori designati) e alla candidatura a sindaco di Cateno De Luca (in questa stessa pagina riferiamo del sostegno da parte del Mli di Roberto Cerreti). Pippo Trischitta, intanto, si fa fotografare mentre con un decespugliatore ripulisce tratti della baraccopoli del rione Taormina.
Si attendono novità anche dallo schieramento accorintiano impegnato, per ora, sul duplice fronte dell’azione amministrativa e della campagna elettorale. In merito alla polemica sul “mercato dei voti”, interviene l’assessore Daniele Ialacqua: «Tiene banco da un paio di giorni l’allarme lanciato da un candidato a sindaco di Centrodestra sul timore della compravendita di voti a Messina. Rispondono aspri un altro candidato sindaco di Centrodestra e un “grande elettore”, parlamentare anche lui di Centrodestra. Ma dov’è la notizia? L’inchiesta Matassa se la sono già dimenticata tutti? Secondo la magistratura vi fu compravendita di voti con pacchi di pasta, posti di lavoro e varie, per le elezioni regionali del novembre 2012, per le Politiche del febbraio 2013 e per le Amministrative del giugno 2013. Chi furono i beneficiari? Sembra ex candidati di Centrosinistra passati poi al Centrodestra. Ripeto: dov’è la notizia?».
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