«Un risultato possibile». È “credere” una delle parole chiave su cui gioca la propria partita il centrosinistra. «La città in cui credere» è lo slogan scelto, una città «che sta scomparendo dalla geografia del Paese». Ma è anche credere in un risultato che, Antonio Saitta non ha dubbi, «arriverà al ballottaggio, perché con sette candidati nessuno può pensare di vincere al primo turno».
Non è stata una vera e propria presentazione, quella di ieri pomeriggio nella sede del Pd a piazza Cairoli. «Doveva essere solo l’inaugurazione del comitato elettorale...», dice un Saitta in camicia con le maniche alzate sui gomiti, quasi stupito dal grande afflusso di sostenitori. Accanto a lui, a rendere immediatamente tangibile il ticket annunciato all’indomani della candidatura, la vicesindaco designata, Maria Flavia Timbro. E tocca proprio a lei rompere il ghiaccio, con quello che giocoforza diventa un altro slogan, generazionale ma non solo: «Noi siamo presente». Un concetto che la Timbro spiega così: «Appartengo ad una generazione un po’ sfortunata, investita da una crisi politica per cui, ogni qual volta ci si accingeva a diventare classe dirigente, ci veniva raccontato che saremmo diventati futuro. Oggi rappresento chi, invece, è già presente. Quella generazione che ha sempre partecipato con passione. Un vero nuovo modello, per cui esperienza e discontinuità possono essere complementari». Una «pagina nuova – insiste Maria Flavia Timbro – in una città non facile, piena di contraddizioni, alla quale il centrosinistra unito presenta una visione di città».