A 60 giorni dalle elezioni amministrative il quadro dei pretendenti alla principale poltrona di Palazzo Zanca si fa più nitido mentre resta ancora un rebus quello delle liste e dei candidati nelle circoscrizioni. Un aspetto non trascurabile in questa tornata elettorale in cui, a differenza del 2013, basterà ottenere il 40% dei voti e non la maggioranza assoluta per raggiungere la fascia tricolore. Quindi simboli e liste giocheranno un ruolo determinante per la scelta del sindaco.
A due mesi dall'apertura delle urne i candidati sono otto ma c'è da scommettere che l'elenco non è ancora definitivo. L'unico che scese in campo nel 2013 è proprio il sindaco uscente Renato Accorinti. Ci sono poi Dino Bramanti, candidato del centrodestra, Antonio Saitta per il centrosinistra, il grillino Gaetano Sciacca ed altri quattro che non esibiscono insegne di partito: l'attuale presidente del consiglio comunale Emilia Barrile, il deputato regionale Cateno De Luca, l'ex capogruppo di Forza Italia Pippo Trischitta ed il consigliere comunale Daniele Zuccarello che alla fine potrebbe decidere di schierarsi con Bramanti.
Accorinti è già da tempo in piena campagna elettorale non potendo più contare sul fattore sorprese che lo vide trionfare cinque anni fa al ballottaggio su Felice Calabrò. Ieri ha tenuto una miniconvention a Palazzo Zanca in cui ha elencato quanto fatto in questi cinque anni. Ogni assessore ha avuto a disposizione sette minuti per fare altrettanto. Con noi - ha detto Accorinti - è cambiata la storia della città, niente più clientelismo ma spazio alla meritocrazia. Sul fronte centrodestra Bramanti ha ormai ufficialmente incassato l'appoggio di tutti i partiti della coalizione che si sono compattati attorno alla figura dell'ex direttore del Centro Neurolesi. Cielo più sereno anche nel centrosinistra dove Saitta ha appianato la querelle con Palano Quero e Russo ed oltre a Picciolo e D'Alia troverà al suo fianco anche il movimento Reset di Tinaglia.
Come sempre va dritto per la sua strada il Movimento 5 Stelle con i suo candidato Gaetano Sciacca che puntano a ripetere il clamoroso successo delle politiche pur in condizioni e con una legge elettorale diversa. Per tutti loro le insidie di Barrile, Trischitta e De Luca che partendo dalle periferie e dai villaggi finiranno per rastrellare un cospicuo bottino di voti. Per questo a due mesi dalle amministrative è impossibile fare alcuna previsione, tanto fluido ed in evoluzione è il quadro politico generale.